Lawrence Sher, Jeff Groth e Todd Phillips ormai sono diventati un team creativo e l’editore e il direttore della fotografia hanno parlato del lavoro col regista in Joker
Questi tre professionisti hanno lavorato insieme a diverse pellicole ma Joker, della Warner Bros., ha richiesto un intenso studio del personaggio dei fumetti. Pertanto questa, che è stata la loro terza collaborazione, è stata di gran lunga lo sforzo più complesso che abbiano fatto insieme. Ecco quindi cosa hanno detto in una lunga intervista con The Hollywood Reporter, della quale vi riportiamo alcuni stralci.
Joker | Le parole dei due professionisti, candidati entrambi all’Oscar
“Una delle cose che rende Todd il regista che è, è la sua capacità di capire che il film deve essere costantemente riscritto”, ha affermato Sher. “Questa è davvero una buona qualità in qualsiasi regista, perché usa tutti i partner creativi per rendere il film quello che è., Avere un piano prestabilito, al contrario, significa non capire che potrebbe esserci un’altra grande idea proprio dietro l’angolo, basta aprire la mente.”
Joker | Il lavoro effettivo nel girato
“THR: Cosa contraddistingue il lavoro di ognuno di voi tre?
SHER: L’unicità della relazione tra noi tre viene dal guardare altri registi lavorare quando io sono un cameraman nei film di altre persone. Abbiamo sempre pensato che ci sia qualcosa da scoprire in ogni scena. Per Joker, nonostante sapessimo tutto di tutte le scene, l’improvvisazione anche per noi è stata fondamentale. A volte abbiamo iniziato a girare nel momento in cui Joaquin camminava semplicemente sul set. Si scopre mentre si lavora cosa si vuol fare.
GROTH: Ci sono state volte in cui una seconda telecamera ha catturato cose chela camera A non riesce a prendere. Certo, rivedere tutto prende un sacco di tempo, il doppio, ma vale la pena. Perché ci sono delle scene che catturano un’emozione specifica o un movimento specifico. Joaquin faceva così tanto che perdere dei momenti sarebbe stato assurdo.”
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Per il loro lavoro a Joker, Groth e Sher hanno ottenuto le loro prime nomination agli Oscar, rispettivamente per il montaggio e la cinematografia. L’intervista integrale la trovate cliccando QUI.
