L’attore e attivista per i diritti degli animali, Joaquin Phoenix, a Londra per la 73a cerimonia dei premi Bafta, si è unito all’organizzazione internazionale Animal Equality per un’azione di protesta contro gli allevamenti intensivi.
Joaquin Phoenix (come era lecito aspettarsi) ha vinto anche il riconoscimento Bafta per la sua interpretazione in Joker di Todd Phillips. L’attore, prima di recarsi nel luogo della cerimonia, si è però unito ad alcuni attivisti sul Tower Bridge di Londra per un’azione di protesta che aveva lo scopo di attirare l’attenzione sui danni che gli allevamenti intensivi causano agli animali e all’ambiente.
Joaquin Phoenix a Londra contro gli allevamenti
I ragazzi dell’organizzazione Animal Equality, con l’aiuto dello stesso Joaquin Phoenix, hanno appeso uno striscione di 36 metri sul famoso ponte londinese, uno dei monumenti più riconoscibili della città, simbolicamente scelto per la protesta. Lo striscione recitava: “Gli allevamenti intensivi distruggono il nostro pianeta. Scegli vegan”.
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A margine della manifestazione, l’attore ha dichiarato: “Penso che abbiamo una responsabilità personale di agire in questo momento e un modo per mitigare i cambiamenti climatici è regolando i nostri consumi e scegliendo un’alimentazione a base vegetale. A volte sento che non si parla abbastanza di tutto questo. Quindi voglio solo incoraggiare le persone a informarsi di più su come mangiare a base vegetale e come fare la differenza per avere un impatto su questa vera e propria emergenza climatica”.
“Quando si assiste all’orrore che accade davvero dietro le porte chiuse di macelli e allevamenti in tutto il mondo, è impossibile non rimanerne colpiti e rendersi conto che dobbiamo fare qualcosa di drastico per fermare tutto questo”, ha spiegato Joaquin Phoenix. Quindi sto solo facendo la mia parte e provando ad amplificare la voce di questi attivisti che agiscono ogni giorno, compiendo azioni, muovendosi contro tutto questo. Il minimo che posso fare è prendermi del tempo libero oggi e venire qui per parlare di questo problema”.
L’arresto a Washington
Non è la prima volta che il celebre interprete manifesta le sue convinzioni partecipando a manifestazioni pubbliche in giro per il mondo. Solo qualche settimana fa, Joaquin Phoenix è stato infatti arrestato a Washington durante una delle settimanali proteste per il clima organizzate da Jane Fonda: i famosi Fire Drill Fridays (che spesso si concludono con lo sgombero dell’area da parte delle forze dell’ordine).
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Stessa sorte è toccata al collega Martin Sheen, arrestato con lui durante la protesta a Capitol Hill.
Una lunga storia di attivismo
Non a caso, quindi, Phoenix nel 2019 è stato nominato persona dell’anno dalla Peta (People for the ethical treatment of animals), una delle più importanti organizzazioni no-profit per la tutela dei diritti degli animali. La motivazione ufficiale fa riferimento al modo in cui l’attore “ha sfruttato la sua fama per attirare l’attenzione sugli animali maltrattati, contribuendo alla realizzazione di film, pannelli pubblicitari e video utili a sensibilizzare il pubblico”. Joaquin Phoenix ha affermato più volte la necessità di “protestare con forza contro le crudeltà nei confronti degli altri esseri viventi perpetrate dall’uomo”.
Nel corso degli anni, Phoenix ha accettato di trascorrere un’intera giornata in mezzo a un gregge di pecore per scoraggiare l’utilizzo di abiti di lana, ha fatto da voce narrante a un documentario sull’uccisione di cani per motivi industriali e si è recato in un macello per dare abbeverare i maiali in procinto di essere uccisi.