Il prof universitario, in un avviso, si rivolge agli studenti cinesi: disertate l’esame. Sarebbe successo all’interno del Design Campus dell’ Università di Firenze. La vicenda segnalata questa mattina da un’ascoltatrice a una radio fiorentina. “I ragazzi cinesi si sentono spaesati e discriminati”
Un caso di opposizione al coronavirus fai da te, o se vogliamo di psicosi, nei confronti di studenti cinesi. E’avvenuto all’interno del Design Campus dell’Università di Firenze, dove una prof ha diramato un avviso che invitava gli studenti a disertare l’esame. Specificando, però, che a disertare dovevano essere solo gli studenti cinesi. La vicenda è stata segnalata nella mattinata di oggi da un’ascoltatrice all’emittente radiofonica fiorentina Controradio.
“L’episodio è avvenuto settimana scorsa – scrive l’ascoltatrice nel post riportato integralmente -. Una professoressa del Design Campus di Calenzano, ha pubblicato un post dalla pagina Facebook del suo laboratorio Kide Design for kids lab, in cui comunicava ai suoi studenti cinesi di non presentarsi all’esame. La cosa ha messo molto in difficoltà gli studenti cinesi, che adesso temono di non essere ricevuti dai tutti professori e si sentono discriminati”. Il docente in questione avrebbe invitato a disertare le persone di ritorno da Wuhan, come si può leggere da uno screen effettuato dalla stessa segnalatrice.
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Cresce la discriminazione in varie città italiane
L’ascoltatrice, a conferma di quanto segnalato, ha provveduto ad inviare anche lo screenshot del post, che recita quanto segue: “L’esame è spostato al 18 febbraio per tutti gli studenti che sono rientrati in Italia dalla Cina dopo il dieci gennaio del 2020. Per questi studenti le revisioni riprenderanno il 12 febbraio. Sarà possibile sostenere l’esame anche dopo il 18 febbraio. E’ possibile far revisione via email. Sono pregati di non presentarsi in particolare gli studenti provenienti da Wuhan, Ehzou, Xianning, Huanggang”.
Si moltiplicano gli episodi di discriminazione nei confronti di turisti asiatici e cinesi residenti in Italia. A Roma è comparso un cartello choc in un bar di Fontana di Trevi: “A tutte le persone provenienti dalla Cina non è permesso di entrare in questo posto” recitava la scritta in bella mostra, in cinese e in inglese. Il cartello, dopo aver fatto il giro del web nelle immagini virali postate sulla rete poi è stato rimosso dai vigili.
“Ci infettate tutti”, diceva invece un uomo dal forte accento toscano, che ha insultato due turisti cinesi sul lungarno a Firenze. E’stato ripreso dai passati. E ancora Lala Hu, docente cinese di marketing all’ Università cattolica di Milano, ha denunciato l’episodio di cui è rimasta vittima sul Frecciarossa dopo aver tenuto una lezione ad Ancona. “Mi faccio strada sulla carrozza per scendere. Due passeggere ridacchiano e fanno commenti. Dico loro che sono ignoranti e dovrebbero vergognarsi. Non si aspettavano potessi replicare in italiano”. Nelle ore successive è poi partito un messaggio sui social, volto alla sensibilizzazione: “Sono cinese, non sono un virus”.