Stanziati cinque milioni di euro per combattere l’emergenza legata all’epidemia. Intanto sono dodici le persone ricoverate allo “Spallanzani”.
Il Coronavirus ha ufficialmente colpito anche nel nostro Paese. Sono infatti stati confermati i due casi di contagio resi noti nelle scorse ore come “presunti”. È la prima volta che l’Italia dichiara lo stato di emergenza come conseguenza di un rischio sanitario. Un caso diverso rispetto a quello del 2003, quando l’allora premier Silvio Berlusconi nominò Guido Bertolaso – all’epoca dei fatti capo della Protezione Civile – come commissario straordinario nei giorni della Sars.
A dare la conferma della dichiarazione dello stato di emergenza è stato Giuseppe Conte. Il Presidente del Consiglio ha indetto una conferenza stampa, affiancato dal capo della Protezione Civile Angelo Borrelli. “La situazione è sotto controllo – esordisce Conte – . Le nostre misure sono le più elevate d’Europa e gli italiani potranno condurre una vita assolutamente normale“. Dunque l’Italia vuole cautelarsi dal rischio che il Coronavirus possa entrare in maniera più massiccia nei nostri confini nazionali.
Situazione di emergenza in Italia
In queste ore, gli esponenti della scena politica nazionale stanno intervenendo per provare a placare l’ondata di ansia e preoccupazione che si sta diffondendo nel Paese. Uno dei passaggi in cui si spiega come comportarsi in casi del genere riguarda l’uso della mascherina, assolutamente inutile per i non contagiati. E anche il ministro Roberto Speranza ha parlato di un sistema sanitario italiano molto forte e in grado di fermare o comunque di curare l’eventuale epidemia.
Nel frattempo, sono dodici le persone ricoverate presso l’ospedale “Spallanzani” di Roma. Presentano sintomi modesti e sono sottoposti a test. Nove di loro sono stati isolati e dimessi dopo l’esito negativo degli esami. Inoltre è arrivato il primo bollettino sui due turisti fatti prelevare dalla nave da crociera di Civitavecchia. Le condizioni di entrambi, secondo l’equipe medica dell’ospedale, sono discrete, mentre l’uomo ha un interessamento polmonare più pronunciato. Il direttore scientifico Giuseppe Ippolito ha parlato di “tre possibili contatti che sono stati posti in sorveglianza domiciliare“.
