L’ultimo combattimento di Chen | Bruce Lee e il suo mito sfruttato

Il film del quale parliamo oggi, L’ultimo combattimento di Chen è una pellicola datata 1978. In quell’anno l’amato attore e maestro di arti marziali era già morto da cinque anni

Innanzitutto partiamo dall’inizio. Storia narra che Bruce Lee avrebbe creato questo come film scritto, diretto e interpretato da lui. Purtroppo però, riuscì a produrre solo la prima parte perché arrivò la chiamata per lavorare a I 3 dell’Operazione Drago, film del 1973. Questo fu il suo ultimo lungometraggio. Pertanto il progetto lasciato in sospeso venne ripreso da Robert Clouse che decise di creare una storia completamente diversa sui pezzi già girati.

L’ultimo combattimento di Chen | Come venne realizzato il film

Addirittura Bruce Lee venne sostituito con l’ausilio di controfigure che indossavano occhiali da sole e, orrore degli orrori, vennero usate riprese di repertorio e furono montate le immagini del vero funerale dell’attore. Se non è sfruttamento postumo di un mito questo… Del resto Bruce Lee è e resta un’icona di Hollywood e anche Tarantino, nella sua ultima fatica, non ha mancato di menzionarlo. Ad alcuni attori, a onor del vero, venne chiesto di sostituire Lee nella storia. Vennero contattati Steve McQueen e James Coburn, ma entrambi dissero di no.

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L’ultimo combattimento di Chen | La trama della pellicola terminata

Billy Lo (interpretato da Lee) è una stella dei film di arti marziali. Purtroppo però, viene minacciato da una gang di malviventi. Il capo di questa gang vuole che Billy Lo venga ucciso e che la sua morte sia di esempio. Billy viene così colpito al volto da un proiettile. Il viso resta irriconoscibile e il personaggio, prima di reclamare vendetta per il torto subito, deve farsi la plastica. Yuen Biao e Kim Tai-jong furono il Billy post-sparo.

E la storia originale?

Bruce Lee voleva raccontare la vicenda di Hai Tien (sempre interpretato da lui), un ex-campione di arti marziali. L’uomo viene purtroppo costretto da una gang coreana a recuperare un manufatto misterioso. L’oggetto si trova all’interno di una pagoda e l’unico modo per raggiungerlo era arrivarci senza l’uso di armi, proibite. Il personaggio, inizialmente riluttante, è costretto a cooperare con i delinquenti che, per convincerlo, rapiscono il fratello e la sorella.

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