Il coronavirus tiene in apprensione la Capitale e l’ospedale Spallanzani rilascia il primo bollettino medico. “I due contagiati sono in condizioni discrete. Restano sotto osservazione tre persone che hanno avuto contatti con loro. Non hanno sintomi”. Ma avverte: “Potrebbero esserci altri casi”
Arriva dallo Spallanzani di Roma il primo bollettino sul coronavirus. “Sono dodici i pazienti provenienti da altre zone della Cina, sottoposti al test per verificare l’eventuale contagio. Sono ricoverate. Altri nove pazienti sono stati testati e dimessi. Infine altre venti persone che hanno avuto contatti con possibili contagiati sono sotto osservazione. Le persone sotto osservazione sono di nazionalità cinese, italiana ed europea”. Tra queste figurerebbe anche una ragazza proveniente da Frosinone. I pazienti si sono in parte presentati spontaneamente o sono stati segnalati da medici di base.
Il primo bollettino medico dallo Spallanzani evidenzia una crescente preoccupazione, che non deve lasciare il posto ai facili allarmismi. Lo sostiene il direttore scientifico dell’ Istituto, Giuseppe Ippolito. “Ci aspettavamo questi casi – spiega – li abbiamo identificati precocemente e isolati. I pazienti sono in buone condizioni, sono giovani, con un quadro da normale influenza. Non ci sono dunque sorprese. I cittadini devono stare tranquilli – ha proseguito l’esperto – perché il rischio reale di trasmissione si verifica con persone sintomatiche. Appena i due turisti hanno avuto i sintomi sono state seguite tutte le procedure. Siamo quasi del tutto tranquilli che non ci siano stati altri contagi”.
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Un caso dubbio e le indagini sugli spostamenti della coppia cinese
In corso accertamenti su un terzo caso sospetto a Roma, un operaio romeno. Marian C. di 42 anni, avrebbe dichiarato all’ospedale di Tivoli, di essere stato a contatto con la coppia nell’hotel Palatino. Il direttore dell’hotel, dove i turisti alloggiavano, ha tuttavia smentito categoricamente sia un dipendente della struttura o di un’azienda collegata.
L’Assessorato alla Sanità e l’Integrazione Sociosanitaria della Regione Lazio spegne il caso. “Non ci deve essere nessun allarmismo. L’uomo, che nella notte è stato trasferito dall’ospedale San Giovanni Evangelista di Tivoli allo Spallanzani, non è mai entrato in contatto con i due soggetti che sono risultati positivi. Il virus si trasmette per stretto contatto diretto”.
Intanto, si indaga sui movimenti della coppia di turisti cinesi ricoverata giovedì allo Spallanzani nella capitale. E’ stato appurato che aveva fatto una tappa a Parma prima di arrivare circa una settimana fa a Roma. Dopo essere arrivata a Milano, ci sarebbe stato un solo passaggio a Parma, per di più diretto. Da lì la coppia avrebbe affittato un’auto e sarebbe arrivata autonomamente a Roma. Dunque non avrebbe raggiunto la capitale con mezzi di trasporto collettivi. Per una corretta ricostruzione, e ai fini della prevenzione, l’indagine si è spostata anche sui passaggi avvenuti nella Capitale. Qui la coppia avrebbe visitato i luoghi artistici nelle zone centrali, spostandosi senza prendere mezzi pubblici.