Rischiano di saltare le attività per i disabili e l’assistenza sanitaria. I volontari hanno 48 ore di tempo per liberare la Misericordia di Castel Giubileo.
Arriva una decisione assurda che rischia di interrompere un grande lavoro da parte di medici e volontari. Al centro della discussione c’è il centro “Misericordia” di Roma Castel Giubileo. Questi locali, negli ultimi anni, sono stati adibiti a servizi di assistenza per disabili e bambini malati. Tuttavia, entro le prossime 48 ore questi servizi potrebbero cessare in maniera forzata.
Proprio così, perchè una recente delibera comunale, la 140 sul riordino del patrimonio di Roma. Questa norma è stata partorita dall’allora sindaco della Capitale Ignazio Marino, ma solo dopo l’amministrazione controllata di Tronca ha subìto l’accelerazione che ha portato alla sua approvazione. Si tratta di un provvedimento che mette a rischio l’attività di diverse associazioni ed enti sociali. Tra questi, purtroppo, spicca anche la “Misericordia” di Castel Giubileo.
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Nei giorni scorsi, infatti, è arrivato il provvedimento di sfratto esecutivo nei confronti dei volontari che occupano i locali. E con loro, dovranno dire addio al centro anche i disabili e i bambini malati. La “Misericordia”, che un tempo era la vecchia scuola intitolata a Giuseppe Ungaretti, forniva accoglienza a bimbi affetti da malattie oncologiche in cura all’ospedale Bambino Gesù di Roma e alle loro famiglie. Il tutto, ovviamente, avveniva in forma gratuita grazie al prezioso lavoro dei volontari.
Lo sfratto è stato messo in atto nonostante il pagamento degli affitti fosse in regola. Poi è arrivata, per chi controlla il centro “Misericordia” una richiesta da parte del Comune di ben 145mila euro per continuare a risiedere in quei locali. Il governatore del centro, Dionisio Di Vito, ai microfoni di RomaToday spiega che, una volta riconosciuta l’attività sociale, la richiesta economica è stata annullata. Tuttavia, lo sfratto è arrivato puntuale e obbliga gli occupanti a lasciare l’edificio entro il 31 gennaio.
Il Municipio III di Roma, quello di competenza per il centro “Misericordia”, ha chiesto a gran voce l’annullamento dell’ordine di sfratto. Il documento è stato firmato dai consiglieri Angela Silvestrini, Yuri Bugli, Filippo Maria Laguzzi e Luigi Maio. “Preghiamo la Sindaca Raggi di voler intervenire più che prestissimo per assicurare la prosecuzione di questa attività nobilissima messa in piedi da volontari che mensilmente hanno sempre pagato l’affitto a Roma Capitale“, dichiara uno di loro.