Netflix | 5 documentari da recuperare in streaming

Netflix ha investito molto nella produzione di documentari originali, con notevole successo. Ecco cinque titoli da recuperare sulla piattaforma streaming.

Tra i tanti investimenti portati avanti dal colosso dello streaming negli ultimi anni, ci sono anche quelli relativi alla produzione di documentari originali, in grado di raccontare storie che rimarrebbero altrimenti sconosciute attraverso punti di vista inediti. Ecco cinque documentari da vedere assolutamente se siete abbonati Netflix.

Fyre – La più grande festa mai avvenuta

Il documentario di Chris Smith racconta l’incredibile vicenda attorno al Fyre Festival, organizzato dall’imprenditore Billy McFarland e dal rapper Ja Rule, per promuovere un’applicazione musicale creata dall’azienda dello stesso McFarland. L’evento, pubblicizzato come uno dei più grossi avvenimenti del decennio, non avvenne mai a causa di gravi disservizi, truffe e incomprensioni rivelate nel documentario.

Jim e Andy

Il documentario, presentato alla 74esima Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, porta lo spettatore dietro le quinte del film Man on the Moon. Il film del 1999 diretto da Miloš Forman metteva in scena la vita del comico statunitense Andy Kaufman, interpretato all’epoca da Jim Carrey. Nel documentario Carrey spiega come sia stato possibile per lui passare da ammiratore di Kaufman ad attore in grado di replicarne in maniera perfetta comportamenti e movenze. Jim e Andy mostra i comportamenti dell’attore prima e dopo le riprese e svela l’incredibile processo di mimesi compiuto da Carrey.

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Rolling Thunder Revue

A Bob Dylan Story by Martin Scorsese. Questo è il sottotitolo dell’ennesimo “documentario” che Scorsese ha voluto dedicare a Bob Dylan. Stavolta però il regista di Quei Bravi Ragazzi decide di osare e di mescolare alla narrazione di fatti realmente accaduti, anche invenzioni cinematografiche, rese credibili da testimonianze costruite per l’occasione ed interviste ad attori famosi che in realtà interpretano personaggi di finzione e raccontano avvenimenti mai accaduti. Cinema sperimentale e allo stesso tempo uno dei film su Bob Dylan che racchiude il meglio del materiale mai pubblicato sul cantautore.

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Into the inferno

Il cinema di Werner Herzog racconta sempre la stessa cosa: il rapporto che l’uomo ha con la natura che lo circonda. Sia che lo faccia attraverso film di finzione, sia che lo indaghi con il genere del documentario, quello della relazione tra persone e mondo esterno è il tema centrale della sua filmografia. Into the inferno porta lo spettatore dentro i vulcani attivi a Vanuatu, in Indonesia, Islanda, Corea del Nord ed Etiopia, grazie anche all’assistenza del vulcanologo britannico Clive Oppenheimer. Ma l’indagine naturalistica è anche un pretesto per mostrare lo stato di Paesi che hanno deciso di isolarsi dal resto del mondo (come la Corea del Nord).

Icarus

Icarus

Vincitore del premio Oscar nel 2018 nella categoria di miglior documentario, il film di Bryan Fogel indaga sui casi di doping nel mondo dello sport, attraverso le testimonianze e i racconti di Grigory Rodchenkov, scienziato russo e volto noto di un programma antidoping promosso nel suo Paese. Il documentario era nato però per tutt’altra ragione: Fogel, ciclista amatore, voleva dimostrare quanto fosse facile assumere sostanze illecite per migliorare le proprie prestazioni senza per questo essere scoperti. Invece il regista, dopo aver contattato Rodchenkov, scopre un vero e proprio scandalo che ha portato alla storica esclusione della Russia dalle ultime Olimpiadi.

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