A Monza sembra il far west: bottigliate contro le vetrine; passanti costretti a rifugiarsi dentro al locale per paura; tutto per la droga.
“Ennesima guerriglia con lancio di bottiglie in Corso Milano & Via Cavour, con pezzi di vetro in strada, sui marciapiedi, in mezzo alla gente e persino in negozio da me. Pazzesco non dico niente che è meglio se no vengo radiato da FB, ma la voglia di Spostare il Cereda diventa sempre più realistica ma va tutto bene avanti tutta povera Monza“. Scrive su Facebook Andrea Carpani, figlio dello storico titolare del negozio preso d’assalto. Un post che in poche ore ha suscitato 261 reazioni su Facebook, 184 commenti, 50 condivisioni.
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Racconta Francesca Carpani, la sorella: “Scene davvero brutte. Vedere esseri umani che si facevano così male davanti ai miei occhi, il sangue, mi ha davvero impressionato“. “Dobbiamo dare un segnale però. Questa via è bellissima, ci sono tanti negozi che lavorano onestamente tutti i giorni. L’unico modo per combattere il degrado è quello di sostenerli”. Di non costringerli ad andarsene. “Certo, quando si fa buio, c’è da aver paura, a volte…“. A riportarlo è il Giorno che racconta di una notte di ordinaria follia a Monza.
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Succede qualche giorno fa: una rissa dietro cui probabilmente si nasconde un regolamento di conti fra spacciatori per il controllo del territorio. Bottiglie rotte scagliate in mezzo alla strada, cocci di vetro dentro a uno storico (e frequentatissimo) negozio di scarpe alle porte del centro. Sangue. Urla. Paura. Gente che corre ovunque e una città che non sa più come reagire.