Coronavirus: disabile, muore di fame in casa. Il padre era in quarantena

Orribile vicenda riportata dalla stampa cinese: un uomo di 49 anni è stato messo in quarantena forzata per il coronavirus. A casa lo aspettava il figlio di 17 anni, totalmente disabile. Senza il padre, è morto di fame.

Nella Cina della grande paura da coronavirus, si può morire per colpa della malattia anche senza esserne colpiti. E’ il caso di Yang Chen, diciassettenne disabile la cui tragica storia è stata riportata dai media cinesi.

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Il giovane era affetto da una paralisi cerebrale: senza cure continue, non poteva sopravvivere. Ad occuparsi di lui il padre, Yan Xiaowen, 49 anni. Una cura costante e continua che si è improvvisamente interrotta: per colpa del coronavirus. Il 17 gennaio, per celebrare il Capodanno cinese, l’uomo assieme a un altro figlio, pare sofferente di autismo –  è andato a Wuhan (la città che è considerata l’epicentro del contagio) dal villaggio di Huahe, a 150 km di distanza, dove la famiglia risiede.

Un viaggio di qualche ora, che avrebbe consentito di prendersi cura di Yan senza problemi. Ma durante il viaggio Xiaowen ha iniziato a mostrare i sintomi del contagio: insieme al secondo figlio è stato quindi messo in quarantena. A quel punto Yan era solo, senza cure, acqua e cibo. Il ragazzo non aveva più la madre, che sembra che si fosse suicidata dopo la nascita del secondo figlio.

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La vicenda a questo punto si fa meno chiara: perchè durante la quarantena, il padre si sarebbe ovviamente preoccupato delle condizioni del figlio rimasto solo a  casa. Aveva descritto la situazione alle autorità, alla polizia. Aveva anche lanciato più di un appello via Weibo, un social network cinese molto diffuso. “Temo che mio figlio possa presto morire” aveva scritto in diversi post. Ma nessuno è intervenuto. E’ stata aperta un’inchiesta per accertare le responsabilità, ma il giovane e sfortunato Yan ormai non c’è più.

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