L’uomo era stato picchiato due anni fa a bordo del bus. Al conducente, quattro mesi dopo la denuncia, è stata comunicata la fine del rapporto di lavoro.
Una notizia sconvolgente riapre uno dei fatti di cronaca più violenti degli ultimi anni dalle parti di Roma. Torniamo a Rocca Cencia, dove lo scorso 25 settembre un conducente della Autoservizi Troiani srl fu aggredito al volante del bus della compagnia. Nel corso della colluttazione, avvenuta con un passeggero evidentemente ubriaco, l’uomo ha rischiato anche di perdere la vista.
Federico Maruca, 33 anni, lo scorso mese di settembre aveva denunciato l’eventualità di un licenziamento da parte dell’azienda. Quel giorno, il conducente aveva sentito dei rumori provenienti dalla parte posteriore del mezzo, prima di identificarne l’autore. Si trattava di un uomo ubriaco che spaventava i passeggeri e al quale l’autista intimò di smetterla e di scendere. Per tutta risposta, l’uomo lo ha colpito facendolo finire a terra e continuando con l’aggressione. Questa colluttazione ha provocato al conducente danni permanenti, in particolare nell’occhio sinistro dal quale non vede quasi più.
Leggi anche -> Una delibera assurda sfratta i bambini malati di Castel Giubileo
Leggi anche -> Torna l’influenza in Italia, ma il picco è ancora lontano
Per tutta risposta, dopo il periodo di aspettativa e quello di infortunio tramite Inail, Federico ha superato anche i giorni di ferie forzate ed era pronto a tornare al lavoro. Peccato che la Autoservizi Troiani non glielo abbia concesso e non glielo concederà mai più. Il motivo è presto detto: l’azienda ha preso atto della mancata certificazione di idoneità che vieta a Maruca di rimettersi alla guida. Tuttavia, la Autoservizi Troiani ha negato anche la possibilità di collocare il suo ormai ex dipenente in altre mansioni al suo interno.
Questa è la testimonianza di Federico Maruca, nel giorno del suo licenziamento. “Ricevuta la documentazione relativa alle mie condizioni di salute, l’ho inviata all’azienda, chiedendo di tornare a lavorare ricoprendo altre mansioni data la mia non idoneità per infortunio. L’azienda mi ha risposto di non capire il nesso tra infortunio e non idoneità. Mi ha liquidato dicendomi che tutti i sui dipendenti che risultano non idonei vengono licenziati. Lo trovo ingiusto: nel mio caso non si tratta di un licenziamento per giusta causa ma di un infortunio che è subentrato mentre stavo svolgendo il mio lavoro“.