Sanremo 2020, i Papaboys saliranno sul palco dell’Ariston

Manca davvero poco all’inizio di Sanremo 2020 e l’attesa continua a crescere sempre di più. Tanti gli ospiti attesi, tra cui, anche, i Papaboys che saliranno sul palco dell’Ariston per portare un brano dedicato a Papa Giovanni Paolo II.

Papaboys a Sanremo 2020

I Papaboys al Festival di Sanremo

In occasione della settantesima edizione del Festival della canzone italiana, saliranno sul palco i Papaboys che porteranno un brano dedicato al pontefice amato dagli artisti, ovvero Giovanni Paolo II. Il giusto modo per ricordare il papa proprio nell’anno del centenario della sua nascita.

Grazie alla collaborazione con il cantautore Fabrizio Venturi, infatti, i giovani Papaboys porteranno la “Lettera agli artisti” scritta proprio dal Santo Papa. Un’iniziativa proposta dallo stesso Venturi, che è anche direttore artistico della compilation “Sanremo Doc”. Il brano dei Papaboys e scritto appunto dal cantautore fiorentino si intitola “Caro Padre”, dedicato a Giovanni Paolo II che “è stato e continua ad essere il padre ideale di tutti gli artisti”, così come sottolineato dallo stesso Venturi, in riferimento alla propensione del Santo Pontefice per l’arte nelle sue svariate forme, a partire dalla scrittura fino ad arrivare alla musica.

Durante l’Omaggio a Giovanni Paolo II, inoltre, sarà ricordato il cantautore cristiano Roberto Bignoli grazie anche alla presenza della moglie Paola Maschio. Sono inoltre previsti tanti altri appuntamenti, come ad esempio il ritorno della Messa per gli artisti e gli addetti ai lavori del Festival. Allo stesso tempo vi saranno anche dei momenti di confronto e dibattito con i membri dello staff del Festival, ma anche esibizioni dal vivo a sorpresa in diverse location della città. Il progetto verrà presentato nella corso della conferenza stampa che si terrà il prossimo 4 febbraio alle ore 16 presso l’Hotel Cortese in Sanremo.

Fabrizio Venturi

La lettera aperta dell’associazione ad Amadeus

Dopo la lettera aperta rivolta ad Amadeus qualche settimana fa, quindi, i Papaboys saliranno sul palco dell’Ariston con Fabrizio Venturi. Come scritto dalla stessa associazione, d’altronde: “Ci sono giovani che non sperano più di vedere i loro genitori invecchiare e pian piano venir meno, perché la loro patria non gli dà un futuro. Ci sono poi quei guerrieri grandi e piccoli che si sono arresi e non sperano più che i mali difficili da vincere, potranno essere sconfitti. Leggere il mondo con gli occhi di chi non spera più è la più grande sconfitta che subisce l’uomo nei confronti dei suoi simili. Per cui da molti anni, ormai, abbiamo capito che dobbiamo vivere in questo mondo, ma che non vogliamo essere di questo mondo”.

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“Abbiamo capito che ci sono dei mezzi che possono far rialzare la testa, la speranza e lo sguardo a chi non vede nient’altro che il buio. Soprattutto quando a vedere il buio sono i bambini. Si può sempre rinascere da qualcosa e noi crediamo che gli artisti possano simboleggiare quella piccola fiammella di speranza, che è ancora possibile alimentare, per donare luce a questo abisso in cui siamo caduti”.

Proprio da questo presupposto la richiesta di poter salire sul palco dell’Ariston: “Ti chiediamo, di farci salire sul tuo palco per essere testimoni della fede – nel senso più attuale possibile della parola – come strada di rinascita. Avere ‘fiducia’ che rispettare il prossimo sia qualcosa che possa tornare ad appartenere a questo mondo e ‘testimoniare’ che l’amore e la misericordia sono le uniche vie da percorrere per vincerlo”.

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