Torna in carcere Keiko Fujimori, due volte candidata alla presidenza e figlia dell’ex presidente Alberto Fujimori. E’ indagata per corruzione.
Di nuovo in carcere Keiko Fujimori, leader dell’opposizione in Perù e per ben due volte candidata alla presidenza peruviana. Keiko è la figlia dell’ex presidente e poi dittatore peruviano Alberto, detto “El chino”: al potere dal 1990 al 2000, ha trascorso oltre dieci anni in carcere per crimini e violenze di ogni genere e per violazione dei diritti umani. Il 30 novembre scorso la Fujimori aveva lasciato il carcere in cui era stata detenuta per 13 mesi. Si trattava di una carcerazione preventiva mentre erano in corso delle indagini sul suo conto per sospetta corruzione e tangenti.
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La giustizia peruviana ha dunque ora ordinato di nuovo la carcerazione della donna per altri 15 mesi, sempre in regime di detenzione preventiva. La Fujimori è indagata all’interno della vasta inchiesta sullo scandalo di corruzione della azienda Odebrecht in America Latina. La Odebrecht – che è un’impresa brasiliana – è stata accusata dagli Stati Uniti di aver pagato, tra il 2002 e il 2016, centinaia di milioni di dollari in tangenti relative a progetti di infrastrutture in 12 Paesi nel sud America. Denaro “sporco” con il quale la Fujimori avrebbe finanziato le sue campagne presidenziali.
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La sentenza della nuova incarcerazione per Keiko Fujimori è stata emessa ieri. Il giudice Victor Zuniga, del tribunale di Lima, ha deciso di infliggere alla donna un nuovo lungo periodo di detenzione preventiva: accogliendo la richiesta degli inquirenti, ha affermato che consentire a Fujimori di rimanere libera o trattenerla agli arresti domiciliari “non garantirebbe che l’imputato non inquini le prove e l’evoluzione delle indagini”.
La Fujimori, che era in aula per ascoltare la sentenza, è stata immediatamente arrestata e portata nella prigione femminile di Chorrillos, nel sud di Lima. “Se stai guardando questo video, è perché il giudice Victor Zuniga ha ingiustamente deciso di mandarmi di nuovo in prigione”, ha commentato Fujimori in un video pubblicato sui social media pochi minuti dopo il suo arresto. “Questa non è giustizia. Questa è persecuzione“, ha concluso.