Il bruttissimo episodio risale ad alcuni giorni fa ma solo nelle scorse ore la notizia è stata diffusa dagli inquirenti. Annunciata la cattura a Cagliari del presunto responsabile, un uomo di 32 anni, che ha violentato la 50enne. La vittima, secondo le ricostruzioni, sarebbe stata segregata in casa, violentata e picchiata per ore
Terribile violenza subita da una donna sarda 50enne all’interno di un appartamento del centro storico di Cagliari. L’episodio risale ad alcuni giorni fa ma solo nelle scorse ore la notizia è stata diffusa dagli inquirenti. Questi ultimi hanno annunciato la cattura del presunto responsabile, Abou Sow, trentadue anni cittadino del Senegal. Breve ma dettagliata l’indagine portata avanti dalle forze dell’ordine. I carabinieri della locale Compagnia nella mattinata di oggi, mercoledì 29 gennaio, hanno fermato l’uomo residente del posto, che ora deve rispondere di una serie di pesantissimi reati. Tra questi il sequestro di persona, rapina, violenza sessuale e lesioni ai danni della cinquantenne.
Dalle indagini è emerso che l’episodio risale alla settimana scorsa, più precisamente al 20 gennaio. L’uomo si era presentato in casa della donna, in un appartamento del centro di Cagliari, per consumare un rapporto sessuale a pagamento concordato. Dopo l’amplesso però ha aggredito la 50enne privandola della sua libertà. Successivamente l’avrebbe sottoposta a una lunga serie di sevizie comprese percosse, culminate poi con la violenza sessuale. A quel punto la donna è riuscita a liberarsi e a lanciare l’allarme, raccontando tutto ai carabinieri. Sono serviti alcuni giorni per individuare il responsabile, per il quale è scattato lo stato di fermo.
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Dopo essersi liberata, la donna si è riversata in strada per chiedere aiuto. Aveva sul corpo dei lividi ed era in condizioni precarie. L’uomo, però, è stato identificato anche grazie alle immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona, immediatamente acquisite dai carabinieri. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, durante l’aggressione l’uomo avrebbe anche rapinato la vittima costringendola a consegnare trecento euro in contanti. Le richieste si erano allargate a monili e altri oggetti preziosi sotto la minaccia del coltello.
Al vaglio degli investigatori ci sarebbe anche la posizione di un altro uomo che aveva accompagnato l’aggressore in casa della donna. I carabinieri cercheranno di capire se aveva un ruolo attivo nella vicenda, o se l’episodio non era premeditato. Accertate le dinamiche del sequestro. La vittima, legata con del nastro adesivo, era riuscita a liberarsi prima di correre in strada, seminuda e piena di lividi, chiedendo aiuto ai passanti.
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