Considerata la più aggressiva e disinibita delle quattro protagoniste che ha portato alla fama definitiva Sarah Jessica Parker, Kim Cattrall vive benissimo anche fuori dai panni di Samantha Jones.
Samantha di Sex and the City: ego ingombrante
“Ogni tanto mi capita di sbagliarmi, è talmente frequente la richiesta di firmare autografi come Samantha Jones che qualche giorno fa ho sbagliato a compilare un assegno. L’ho firmato Samantha… e lo hanno pagato”. Kim Cattrall deve molto della sua fama e della sua fortuna economica al personaggio di Samantha Jones la più aggressiva e autoritaria delle quattro amiche di Sex and the City. Disinibita, appariscente ai limiti della sfrontatezza, Samantha riuscì a entrare nell’immaginario americano come una donna pronta a tutto pur di avere l’uomo che voleva. Proprio da Samantha sarebbe nata una delle definizioni che negli ultimi anni caratterizzano le donne più aggressive: quella di Cougar.
Donna decisa e spavalda
Una mangiauomini nella fiction, ma una donna estremamente decisa anche nel lavoro. Poco tempo dopo la conclusione delle riprese, molto tempo prima che le quattro si ritrovassero per uno spin off cinematografico strapagato, la Cattrall scoperchiò il vaso di Pandora parlando (malissimo) delle tre colleghe e lasciando intendere che i rapporti sul set fossero tutt’altro che amichevoli.
Nel frattempo si era fidanzata con un potente produttore e aveva fatto di tutto, anche decidere di andarsene via dalla serie anticipando di fatto la sua conclusione, pur di avere un futuro nel cinema che non fosse legato al suo personaggio di Sex and the City.
Fuori dalla tv qualche difficoltà
Il primo anno fuori dalla serie disse che non avrebbe mai indossato i panni di Samantha; dopo tre anni era già più possibilista. Quando le arrivò l’offerta per il primo film disse immediatamente di sì. La sua carriera non era andata esattamente secondo le aspettative.
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Oggi… Kim
Oggi Kim Cattrall ha quasi 64 anni: nel ruolo di Samantha ha vinto un Golden Globe, cinque nomination agli Emmy e numerosi altri premi internazionali. Samantha paradossalmente l’ha resa ricca ma prigioniera e oggi, suo malgrado, accetta quel ruolo. Chi ha buona memoria visiva la ricorderà, molto diversa da Samantha, in Scuola di Polizia. Ha un discreto gruzzolo da parte, alterna il teatro – dove produce i suoi stessi spettacoli (quasi sempre monologhi o testi molto intensi da protagonista) – a brevi serie televisive… mai più di dieci episodi e per un anno solo… “Ho già fatto l’errore di restare incastrata in un personaggio che poteva stritolarmi e non lo farò mai più, voglio invecchiare serena…” Anche se firma gli assegni con il nome del suo personaggio, che per altro quegli assegni glieli permette.