Dramma nella provincia di Pistoia: un uomo di 58 anni sbaglia fermata e sale sul treno in corsa, ma cade e muore. Il suo corpo è stato ritrovato dopo 8 giorni di ricerca in un fosso, a circa un chilometro dalla stazione di Pescia.
Le ricerche hanno finalmente trovato la loro conclusione. Ritrovato dopo 8 giorni dalla sua scomparsa, il corpo ormai senza vita di Viktor Qosja, albanese di 58 anni rimasto vittima di una tragica fatalità. L’uomo, durante il suo ultimo viaggio in treno, era infatti sceso per sbaglio alla stazione di Pescia pensando di essere a Viareggio, la sua destinazione. Una volta resosi conto di aver sbagliato fermata, tuttavia, aveva tentato di risalire sullo stesso convoglio che aveva appena lasciato, dopo che questo però aveva già ripreso la corsa.
Secondo quanto riportano le fonti, il 58enne era venuto in Italia per fare visita a sua figlia, ma di lui si erano perse le tracce da domenica 19 gennaio, giorno in cui si è verificato l’incidente. Il suo corpo è stato individuato ieri dopo 8 giorni di incessante ricerca, ed è stato recuperato a circa un chilometro di distanza dalla stazione di Pescia, tra gli argini di cemento di un fosso che attraversa alcuni vivai, a Castellare.
A ritrovare il suo cadavere sono stati gli stessi familiari del 58enne, che avevano segnalato la sua scomparsa anche attraverso la trasmissione televisiva ‘Chi l’ ha visto?‘. Secondo le ricostruzioni effettuate dalle autorità di competenza, domenica 19 gennaio l’uomo era salito sul regionale delle ore 12:31 in direzione Viareggio, dove avrebbe incontrato suo fratello.
A causa di un guasto su un convoglio precedente, tuttavia, il treno su cui si trovava Viktor Qosja ha sostato a lungo presso la stazione di Montecatini, provocando così una certa confusione d’orario: una volta che il treno si è dunque fermato alla stazione di Pescia, l’uomo ha pensato di essere arrivato a Viareggio, ma una volta sceso si è accorto troppo tardi dell’errore.
Il treno, infatti, era già ripartito e, preso dal panico, si è aggrappato all’ultimo vagone col convoglio in corsa, come quanto mostrato da una scena ripresa dalle telecamere di sorveglianza attive nei pressi dei binari. Quelli sono gli ultimi istanti di cui si hanno avuto notizie di Viktor, tanto che i familiari ne avevano segnalato tempestivamente la scomparsa nella stessa giornata.
Tra la stazione di Pescia e punto del ritrovamento del cadavere sussiste una distanza di circa un chilometro, e per tale ragione gli investigatori ritengono che l’uomo sia rimasto attaccato all’esterno del convoglio per tutta la durata di quel tratto. Fino a che, per una serie di ragioni, l’uomo non è caduto – o si è lasciato cadere nel tentativo di scendere – morendo tragicamente a seguito dell’impatto col terreno. Tocca ora alla procura di Pistoia disporre l’esame medico legale del cadavere.
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