Essere troppo popolari, troppo amati e celebrati a volte può essere un’arma a doppio taglio quando si incontrano dei fan psicolabili e con uno spiccato istinto omicida. Questi sono i cinque personaggi famosi che hanno perso la vita a causa dei loro fan.
A volte il troppo amore nei confronti di un personaggio pubblico, da parte di un fan, si può trasformare in ossessione e possessione. La frase inquietante “mio/a o di nessun altro” solitamente è il pensiero che spinge gente dalla mentalità poco stabile a compiere dei gesti estremi.
Nel corso degli anni diverse celebrità purtroppo hanno perso la vita per mano dei loro fan, o pseudo tali, smossi da un profondo senso di gelosia e di repulsione all’idea che potessero condividere la vita con un altro partner.
L’omicidio di personaggi famosi ha colpito il mondo del cinema, della musica e dello sport indistintamente. Questi sono i cinque artisti rimasti vittime dell’amore malato di coloro che si proclamavano loro fan.
La cosa più tragica e difficile da accettare è il fatto che la morte di John Lennon è avvenuta senza un reale motivo. Mark David Chapman, autore dell’omicidio del leader dei Beatles, era un grande fan della band inglese. Secondo diverse testimonianze, sono diverse le ragioni che spinsero Chapman a spare quel colpo di pistola. Il primo riguarda alcuni messaggi subliminali nei testi scritti di John Lennon e in seconda battuta, la concezione – malata – che uccidere una persona famosa automaticamente avrebbe reso famoso anche l’assassino. Chapman l’8 dicembre 1980 decise di mettere in pratica questo folle piano, avvicinandosi al cantante per chiedergli un autografo, per poi sparargli. Chapman ancora in carcere, nel 2018 ha fatto richiesta (respinta) per la decima volta di avere la libertà vigilata.
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La cantautrice latina Selena Quintanilla-Pérez astro nascente della musica, è stata oscurata per sempre dal fondatore del suo fan club, Yolanda Saldivar, uccidendola a 23 anni, il 31 marzo 1995. Secondo il Time, la cantante aveva fatto amicizia con la sua assassina nel 1991, decidendo di assumerla come assistente e responsabile della boutique d’abbigliamento Selena Etc. Dopo aver scoperto un grosso ammanco nel conto della vincitrice dei Grammy Awards, decise di licenziarla e farla uscire definitivamente dalla sua vita. Ovviamente la Saldivar non prese bene la decisione, ponendo fine alla carriera della Perez. L’omicida venne condannata all’ergastolo e tenuta in isolamento.
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L’attrice emergente Rebecca Schaeffer venne assassinata sulla porta di casa, ad Hollywood da un fan ossessionato, tale Robert John Bardo. Il maniaco, che aveva seguito per tre anni la giovanissima attrice, aveva inviato migliaia di lettere per poterla incontrare sul set della sit-com. La “non risposta” da parte di Rebecca, portò Bardo ad ingaggiare un investigatore privato per scoprire l’indirizzo di casa attraverso il Dipartimento dei veicoli a motore della California. Purtroppo, lì avvenne la brutale uccisione della ragazza, che portò con se delle ripercussioni non indifferenti. Dopo la sua morte, fu approvata una legge che proibiva ai dipendenti del Dipartimento sopra citato a rivelare gli indirizzi presenti nel database.
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Molti artisti dicono che vorrebbero morire facendo la cosa che amano di più al mondo, ovvero sul luogo di lavoro. A quanto pare, Nathan Gale fan della band Panther, colse l’occasione del concerto dell’8 dicembre 2004 per porre fine alla fine del chitarrista Dimebag Darrell all’età di 38 anni. Secondo la testimonianza di persone vicino a Gale, pare che il motivo del folle gesto sia connesso con le accuse di appropriazione indebita di alcune canzoni della band, presumibilmente scritte dal fan. Insieme a Darrell, anche Nathan perse la vita su quel palco, raggiunto da tre proiettili sparati dalla polizia.
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Il giovane artista russo Mikhail Lermontov venne ucciso dal suo amico e ammiratore Nikolai Martynov, in un duello nel 1841. All’età di 26 anni all’apice della sua carriera come poeta, autore, pittore e soldato, era anche famoso per avere una reputazioni di festaiolo e burlone. A causa del suo cinismo e dalla sua passione nel prendere in giro l’amico Martynov, quest’ultimo decise di sfidarlo a duello. Il poeta accettò segnando la sua morte, perché venne colpito al cuore dall’amico. Non si conoscono le conseguenze del gesto di Nikolai.
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