Il governo di Antonio Costa cambia il regime fiscale per gli assegni previdenziali dei residenti non abituali: qui raccontiamo cosa cambierà.
Aria di cambiamenti in quel di Lisbona dove si stanno modificando i regimi fiscali: la norma inserita nella finanziaria del 2020 non è retroattiva e sarà applicata solo alle nuove richieste ed è stata varata per il pressing della sinistra radicale e della Ue per cui attenzione che a breve sarà realtà.
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La norma interessa principalmente i pensionati stranieri che scelgono di vivere in Portogallo e prevede una tassa del 10% (con un pagamento minimo di 7.500 euro) su tutte le entrate previdenziali degli stranieri “residenti non abituali” in loco, categoria che fino ad oggi beneficiava di una totale esenzione fiscale per 10 anni. “La misura si applicherà solo ai nuovi arrivati e non riguarda dunque retroattivamente chi sta già usufruendo di queste agevolazioni. Durissima la reazione degli imprenditori del settore edilizio che hanno beneficiato negli ultimi anni del boom della domanda estera” ha riportato il quotidiano la Repubblica.
Gli italiani emigrati in Portogallo a tasse zero erano nel 2019 ben 2.897, mille in più dell’anno precedente, con una pensione lorda media (quindi netta nel loro caso) di 2.719,99 euro al mese. Un bel peso che gravava sul Portogallo e che oggi finalmente trova uno sfogo. Sfruttando non solo l'”aiutino” erariale ma pure il costo della vita decisamente competitivo del paese erano in molti a decidere di trasferirsi a Lisbona, ora sarà ancora così? Ai posteri l’ardua sentenza.