La citofonata di Salvini diventa un tormentone: dopo Mentana, la Litizzetto

Dopo la battuta di Mentana nel corso della “maratona”, anche Luciana Litizzetto ieri, nel corso della trasmissione “Che tempo che fa”, ha ironizzato sulla citofonata di Salvini in campagna elettorale. Ormai è quasi tormentone.

Luciana Litizzetto

Forse Matteo Salvini non immaginava che il suo “Ma lei spaccia?” al citofono sarebbe potuto diventare un tormentone ironico. Eppure è quello che sta avvenendo, complice ovviamente anche la sconfitta in Emilia Romagna. Ieri il “citofono di Salvini” è stato oggetto di ironia in due circostanze.

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Ad iniziare è stata Luciana Litizzetto: la comica torinese, nel corso del collegamento con “Che tempo che fa” – è ancora in convalescenza per i postumi di un incidente – non si è lasciata scappare l’occasione per fare satira. “Non compro niente… non cambio religione mi spiace… non spaccio, ho detto che non spaccioha detto in diretta la Littizzetto, “rispondendo” al citofono di casa. “Ma guarda che fanno delle domande al citofono ultimamente imbarazzanti” ha poi aggiunto rivolgendosi a Fabio Fazio e citando evidentemente la citofonata di Salvini . “Mi chiede se mi sono rifatta le tette – ha proseguito la comica nel suo sketch – sono mie, km zero. Che vuoi sapere di Fabio?” ha concluso, mettendo in mezzo come sempre Fazio. “La sua regolarità è perfetta, va di corpo regolarmente“.

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Il giornalista Enrico Mentana

Nel corso della sua maratona elettorale su La 7 anche Enrico Mentana ha voluto citare il citofono salviniano. In un siparietto con il giornalista Marco Damilano, che aveva storpiato il titolo della canzone “Se telefonando”di Mina in “Se citofonando”, Mentana ha risposto con un’altra ironica citazione: “Temo per lui (Salvini, ndr) che sia “Piange il citofono”“, citando il successo di Domenico Modugno e Francesca Guadagno del 1975.

 

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