Visibilità ridotta a causa di una forte nebbia, e forse un problema tecnico. Queste al momento le probabili cause dello schianto in cui ha perso la vita Kobe Bryant insieme ad altre otto persone. Il racconto agghiacciante dei testimoni.
“L’elicottero volava estremamente basso, sembrava fosse sulle nostre teste. Poi lentamente se n’è andato. Vivo qui vicino, quello che ho sentito è scioccante”. A parlare è un testimone della tragedia che è costata la vita a Kobe Bryant: uno dei tanti fan del campione dell’NBA che si è precipitato sul luogo del disastro. Incredulo come tanti. Ma, avendo visto l’elicottero, forse aveva capito che qualcosa non stesse andando per il verso giusto. “Volava molto basso”, ripete il ragazzo.
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Va ricercata proprio in quella direzione la causa dell’incidente mortale che alle dieci di una nebbiosa mattina a Los Angeles ha strappato alla vita Kobe Bryant insieme ad altre otto persone: la figlia Gianna Maria di soli 13 anni, una coppia di amici di famiglia con la figlia, un’altra donna, anche lei con la figlia, una allenatrice di basket dello staff di Bryant ed il pilota. Una tragedia, che proprio nella nebbia può trovare una motivazione.
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Ce n’era molta di nebbia a Los Angeles ieri mattina: forse troppa. Almeno per volare. Al punto che — scrive il Los Angeles Times — sia la Polizia che il Dipartimento dello sceriffo della Contea avevano deiciso di non fare decollare le rispettive flotte di elicotteri. “La situazione meteo era al di sotto dei nostri standard minimi per il volo” spiega Josh Rubenstein, portavoce del Los Angeles Police Department.
Eppure il Sikorski S 76 bimotore si era lo stesso levato in volo: era diretto all’accademia di Bryant, nella parte settentrionale della città. Come riportano alcune fonti giornalistiche, alle 9.30 il pilota ha contattato l’aereoporto di Burbank: stava aspettando che il tempo migliorasse per atterrare. Dopo aver girato in tondo si è sollevato di quota, poi si è riabbassato. Poi, lo schianto. Alcuni testimoni hanno descritto “strani rumori” provenire da uno dei motori: tutto materiale utile all’indagine. Saranno i tecnici dell’ Ntsb (National Transportation Safety Board) – l’agenzia investigativa statunitense che si occupa di incidenti nei trasporti – a provare a far chiarezza e a spiegare al mondo perchè Kobe Bryant non c’è più.
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