Regionali: Paura ‘estinzione’ tra i Grillini. Bugani: “Una Waterloo”

Il Movimento 5 Stelle tocca il suo minimo storico nelle regionali in Emilia Romagna e in Calabria e qualcuno tra i grillini parla già di ‘estinzione’. La storia di un declino lento ma inesorabile.

Uno dei segnali del declino: Di Maio in comizio a Bologna davanti a non più di 50 persone

Non si può ancora parlare di ‘estinzione’ come qualcuno già vociferava tra i grillini subito dopo gli esiti delle regionali in Emilia Romagna e Calabria. Ma oggettivamente, non è sbagliato parlare di declino per il Movimento 5 Stelle creato da Grillo e Casaleggio. Il Movimento tocca il suo minimo storico in Emilia Romagna e in Calabria. C’è paura di scomparire e Di Maio ha anticipato i tempi, dimettendosi e togliendosi di fatto dalla battaglia, e lo ha fatto quattro giorni prima del voto. E il reggente Vito Crimi, che ora si ritrova a dover gestire le briciole rimaste, non ha ancora commentato il risultato. Mentre Massimo Bugani, ex socio di Rousseau e volto storico del M5S a Bologna e in Regione, è l’unico che con coraggio azzarda un’analisi della sconfitta che ha definito la ‘Waterloo’ dei 5Stelle.

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Dopo la batosta scocca l’ora delle accuse e delle recriminazioni. “Non ci voleva una sfera di cristallo per vedere il burrone davanti a noi” – ha detto Bugani – gli Stati generali era un dovere farli prima”, non a marzo come da programma. E aggiunge: “fare questa lista era una scelta totalmente priva di senso”.

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Il dato dell’Emilia Romagna fa tremare i grillini rimasti. Basti pensare che alle Regionali del 2014 il partito di Beppe Grillo era al 13% per poi toccare il picco alle Politiche del 2018 con il 27,5%. Da allora però inizia il lento declino: alle elezioni Europee del 2019 M5s sfiora il 13% e ora, in queste Regionali, il tonfo che porta la cifra al 4%. Stesso discorso in Calabria. Nel marzo 2018 il partito di Luigi Di Maio era il primo con oltre il 47%, ora questo patrimonio si è disperso toccando il 7%.

Il bolognese Bugani con Di Maio

 

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