Oggi alle urne 5 milioni e mezzo di italiani. Si vota per le regionali in Emilia Romagna e Calabria. In gioco la tenuta della Maggioranza, e non solo.
Circa il 10 per cento degli italiani oggi votano in Emilia Romagna e Calabria. In ballo c’è la presidenza delle regioni. Fino ai primi exit pool tutti vincono anche se perdono, e viceversa. La giornata elettorale, che è iniziata alle 7 e terminerà alle 23, sarà un banco di prova importante sulla tenuta dell’Esecutivo e non è escluso che i seggi riserveranno sorprese inaspettate.
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Anche se dalla maggioranza uyn pò tutti, dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte ai leader di M5S, Pd, Italia viva, Leu, giurano che si tratta ‘solo’ un voto solo locale, è evidente come una vittoria del centrodestra soprattutto in EmiliaRomagna provocherebbe un vero terremoto. Salvini, Meloni, Berlusconi hanno già annunciato che con la conquista della Regione da sempre rossa, diventano quasi scontate le dimissioni di Conte e del governo. E gli ultimo proclami da destra sono eloquenti: “Ho buone notizie — ha detto ieri Berlusconi — vinceremo sia in Emilia-Romagna che in Calabria“. Potere dei sondaggisti. Salvini ha già le idee chiare. “Prima li mandiamo a casa, poi andiamo a dare lo sfratto al governo tasse, sbarchi e manette”. Come se avesse già vinto.
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Le parole di Salvini postate sui social sono state oggetto dell’ultimo litigio col Pd. “Una vera e propria violazione della regola del silenzio elettorale” (ma anche Piero Fassino ha inviato messaggi di invito al voto). Salvini punta all in sulla vittoria in Emilia: ha girato la Regione in lungo e largo (200 le città e i piccoli centri visitati), è stato protagonista di uscite contestatissime, dalla chiamata al citofono con l’accusa di spacciare ad un ragzzo tunisino, alla vicenda del negozio di Modena, fino ai botta e risposta sui social contro tutto e tutti. E quasi passa in secondo piano lo scontro tra i candidati, l’uscente presidente del Pd Stefano Bonaccini e la sfidante del Carroccio Lucia Borgonzoni, il consigliere M5S Simone Benini. In Emilia, oltretutto, è possibile il voto disgiunto, che alimenta le speranze soprattutto a sinistra.
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Meno combattuto e forse più scontato sembra il voto in Calabria, dove si sfidano Santelli per il centrodestra, Callipo per il centrosinistra e Francesco Aiello per il M5S. Sarà in ogni caso una notte da seguire, perché non solo chi vincerà, ma anche quali percentuali ciascuno prenderà, potranno condizionare le mosse politiche da domani in poi.Si giocano tutti molto in chiave futuro, Forza Italia dovrà capire se ha ancora ragione di esistere, e il M5S capire invece come sarà il dopo Di Maio.