E’ iniziata la lunga giornata delle elezioni regionali in Emilia Romagna, molto delicate per le possibili conseguenze anche a livello nazionale. La battaglia dei sondaggi e degli exit poll, in attesa delle prime proiezioni.
Giornata tesa ed importante per la politica italiana: le elezioni regionali in Emilia Romagna ed in Calabria possono essere decisive anche per la tenuta del governo. Sopratutto il voto in Emilia è fondamentale: ha acquistato valenza nazionale, se il candidato governatore di centro sinistra Stefano Bonaccini perde, potrebbe portarsi dietro l’esecutivo giallorosso di Giuseppe Conte. Seggi aperti dalle 7 fino alle 23, dunque, per una giornata che si preannuncia incandescente. I 3 milioni e 515 mila elettori emiliani potranno scegliere tra sette candidati alla presidenza, e potranno utilizzare il voto disgiunto: una croce ad un candidato alla presidenza, un’altra ad una lista che può essere diversa da quella del presidente.
Ecco i nomi in lizza per la carica di governatore dell’Emilia Romagna: Stefano Bonaccini, del PD che è il presidente uscente. E’ sostenuto da una coalizione composta da Partito Democratico, Emilia Romagna Coraggiosa (lista formata da Articolo Uno, Sinistra Italiana, éViva e realtà politico-associative locali), Europa Verde, Volt, +Europa – Bonaccini Presidente (una alleanza composta da + Europa, PSI e PRI), dalla lista civica Bonaccini Presidente (appoggiata da Italia in Comune, Azione, Possibile, Italia Viva e Centro democratico).
Per il centro destra la candidata è Lucia Borgonzoni (Lega), senatrice bolognese ed ex sottosegretario di stato al Ministero per i beni e le attività culturali. E’ sostenuta da una coalizione di centro-destra (Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia, Cambiamo! e Il Popolo della Famiglia) e dalle liste civiche “Progetto Emilia-Romagna – Rete civica Borgonzoni presidente” e “Giovani per l’Ambiente”.
Il candidato per il Movimento 5 Stelle è Simone Bernini. Per la sinistra alternativa al PD sono tre i candidati: Marta Collot per Potere al Popolo, Stefano Lugli per L’Altra Emilia Romagna (PCI, Rifondazione Comunista e Partito del Sud), Laura Bergamini per il Partito Comunista. Chiude l’elenco dei candidati alla presidenza Domenico Battaglia del Movimento 3V – Vaccini Vogliamo Verità.
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Come detto, l’elettore potrà votare in modo disgiunto: i regolamenti elettorali dell’Emilia Romagna lo consentono. Sarà dunque possibile attribuire una preferenza ad un candidato presidente, un’altra ad una lista che può essere diversa.
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I sondaggi, che hanno caratterizzato i mesi precedenti al voto di oggi, danno i due candidati principali, Bonaccini e Borgonzoni, molto vicini. Molto distante il candidato del M5S, ancora più lontani gli altri. Massima attenzione per gli exit poll e le proiezioni, che inizieranno ad uscire dopo le 23, ora di chiusura dei seggi. Fino a quel momento vige il silenzio elettorale. Attenzione alle differenze: gli exit poll sono dei sondaggi, delle interviste raccolte all’uscita dei seggi, e danno una idea abbastanza vaga dei voti espressi. Le proiezioni sono invece i risultati delle schede già scrutinate che, man mano che aumentano, danno una “proiezione” sempre più affidabile del risultato finale.
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