La sinistra si è ritrovata nel nome di Stefano Bonaccini, una vittoria annunciata ma non scontata.
Dopo mesi di durissima campagna elettorale, Stefano Bonaccini candidato del centrosinistra in Emilia Romagna conferma per altri cinque anni la sua posizione.
Il centrosinistra
Da Roma a Milano, passando per Catania e Bari quella di Stefano Bonaccini è la vittoria del centrosinistra unito. La plastica dimostrazione che la maggioranza parlamentare, aveva bisogno di rendere pubblica e che ora è rappresentata dalla vittoria del candidato emiliano.
In queste settimane tutti i leader di partito hanno rivendicato come propria la politica virtuosa di Stefano Bonaccini. L’Emilia Romagna ha chiuso i cinque anni di governo con il segno assolutamente positivo, e tutti i capi dei partiti in maggioranza hanno provato ad accaparrarsi il Bonaccini pensiero. Su tutti il Pd che ha visto in Bonaccini la fotografia di un’agenda politica socialista, un tentativo di riconciliare l’elettorato di centrosinistra con quello che oggi è il sostegno del movimento cinque stelle.
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Non solo Pd però, anche il fronte liberale interno alla maggioranza ha sostenuto fortemente Bonaccini. Renzi prima, e Calendo poi, hanno ampiamente speso parole in favore della candidatura emiliana in quota csx.
Gli exit poll
I seggi chiusi alle 23. E gli exit poll della Rai forniscono una prima importante indicazione sul risultato del voto regionale. In Emilia-Romagna, secondo i dati Opinio per la Rai, il candidato del centrosinistra Stefano Bonaccini è avanti con una forchetta di 47-51 contro 44-48 della principale avversaria, la leghista Lucia Borgonzoni.
Terzo, staccato, il 5Stelle Simone Benini è tra il 2 e il 5. Vantaggio Bonaccini anche secondo gli intention poll Tecné per Rete4: Bonaccini è tra il 46,6 e il 50,5 per cento. Borgonzoni tra il 43,5 e il 47,5.
Bonaccini fa vincere ancora la SinistraL’esito
Un successo che corona una campagna elettorale che Stefano Bonaccini ha voluto mantenere low profile almeno nei toni, senza mai abboccare alla bagarre politica.
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Non si potrà comunque definire un fallimento quello del centrodestra, che nella terra rossa ha fatto tremare le gambe al centrosinistra. La Lega non ha confermato il grande risultato delle europee, ma ci sentiamo di dire più per merito di Bonaccini che del centrosinitra. Da registrare il dramma in casa cinque stelle, dopo la rinuncia di Di Maio è arrivato l’atteso disastro elettorale.