Il dramma si è verificato in strada a Roma la notte del 23 gennaio appena passato: Antonella Brunella è deceduta per cause ancora da accertare, dopo essere stata ritrovata in strada e accompagnata da un 30enne in un ospedale.
Il caso della morte di Antonella Brunella, ragazza di 23 anni, si tinge di giallo. Deceduta in ospedale per “arresto cardiocircolatorio”, causato presumibilmente da una overdose, il suo decesso è avvolto da tante, troppe versioni discordanti rilasciate dall’amico che l’ha portata in ospedale.
Si tratta di un uomo, di 30 anni, che nella serata del 23 gennaio ha trasportato la ragazza in condizioni critiche all’ospedale Vannini di Roma, in via dell’Acqua Bullicante. Ai medici del pronto soccorso e ai carabinieri che si stanno occupando ora del caso, il romano avrebbe raccontato storie incongruenti tra loro.
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La testimonianza dell’amico: versioni troppo discordanti
Antonella non ce l’ha fatta: nonostante un tentativo di rianimazione da parte del personale medico, la ragazza è morta. A seguito del decesso è stato interrogato il 30enne, che ha però riferito alle autorità due versioni discordanti. Ai medici del posto ha infatti raccontato di conoscere la 23enne soltanto di vista, e di averla soccorsa in giardino dove l’ha trovata a terra, priva di sensi.
A carabinieri della Stazione Roma Torpignattara, tuttavia, il 30enne ha invece raccontato di non conoscere affatto Antonella, e di averla vista per la prima volta proprio quando l’ha ritrovata svenuta in strada, in via di Porta Furba, mentre stava passando con la sua auto. Sarebbe stato proprio in quel momento, dunque, che l’uomo avrebbe deciso caricare la giovane in macchina e trasportarla di corsa in ospedale, dove è morta poche ore dopo.
immagine di repertorio – meteoweek.com
La causa della morte di Antonella Brunella: probabile overdose
Secondo le prime verifiche e le prime analisi condotte dal personale medico sul corpo della ragazza, il decesso di Antonella sarebbe tra attribuirsi ad un caso di overdose. Infatti, non sono stati rintracciati segni di alcuna violenza di natura traumatica che possano aver portato all’arresto cardiocircolatorio.
Per tale ragione, i carabinieri hanno informato la Procura del fatto e hanno proceduto a sequestrate sia il telefono che l’auto del 30enne, iscrivendolo così nel registro degli indagati. Le prime ipotesi che si stanno muovendo, infatti, potrebbero vedere proprio l’amico come colui che le ha fornito la dose che l’ha condotta alla morte. Nel caso in cui ciò venisse accertato, il ragazzo sarebbe quindi tenuto a rispondere delle accuse di “morte in conseguenza di altro delitto”.
La salma di Antonella Brunella è stata portata all’Istituto di Medicina Legale dell’università La Sapienza a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Nel frattempo che le indagini e le ricostruzioni della serata trascorsa dalla vittima prima del suo decesso prendano finalmente luce, infatti, è stata già disposta l’autopsia per accertarne le cause di morte. Ma il giallo è ancora da risolvere.