“Te ne devi andare”. Simone Sinigaglia vaga per un’ora e poi s’impicca

Non ha retto alla notizia del suo licenziamento e si è impiccato. Simone Sinigaglia ha deciso di togliersi la vita per una decisione che fa discutere. La fabbrica nella quale lavorava lo ha licenziato nonostante beneficiasse della legge 104 sull’accompagno.

Chiede scusa Simone Sinigaglia per il gesto che sta per compiere. Sulla sua auto hanno trovato un biglietto con la scritta “scusate”. Poco dopo, il giovane si è impiccato. Ancora con in mano la lettera di licenziamento, Simone non ha esitato a compiere un gesto estremo: la notizia che per la fabbrica per cui lavorava “avrebbe abusato della legge 104”, lo ha sconvolto. Sul piede di guerra la Cgil: “Verificheremo se il licenziamento è stato esagerato e agiremo”.

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Simone è salito sulla sua auto e si è diretto sull’argine destro del Gorzone a Sant’Urbano, tra Padova e Rovigo. Lì si è impiccato. Una tragedia che ha sconvolto  il piccolo paese di Cinto Euganeo nella Bassa Padovana dove abitava Simone Sinigaglia, quarantenne dipendente della Ivg Colbachini Spa di Cervarese Santa Croce, azienda leader nella produzione di tubi flessibili in gomma. L’operaio, celibe, doveva terminare il turno alle 22 e invece è stato mandato via dai dirigenti della Ivg Colbachini molto prima, alle 14: da tempo era accusato per abuso della legge 104, quella che consente di seguire un parente con problemi fisici per due ore al giorno oppure per tre giorni interi al mese.

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Sinigaglia accudiva l’anziana zia. Qualche giorno fa aveva avuto un incontro con la direzione per spiegare nuovamente le sue ragioni ma l’azienda le ha ritenute insufficienti. I dirigenti hanno deciso di mandarlo via. Con in mano la lettera di licenziamento, anziché tornare nella sua casa, ha vagato per più di un’ora lungo le strade e gli argini della Bassa, fermandosi a ridosso del fiume che attraversa Sant’Urbano. Ha poi legato una corda a un albero robusto e si è impiccato. Il giorno dopo la tragedia, lo stabilimento al mattino era chiuso. “Azienda chiusa per lutto”. Il pomeriggio, però, tutto come prima. E ora la fabbrica dovrà spiegare molti perchè.

Redazione

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