Stavolta potrebbe essere il mattatore toscano l’uomo più chiacchierato del Festival di Sanremo per via del suo compenso: si parla di quasi 300mila euro in qualità di ospite.
Intorno al Festival della Canzone Italiana di Sanremo, giunto quest’anno alla sua settantesima edizione, ci sono sempre tante polemiche legate ai costi di gestione di una macchina molto onerosa. Non si considera tuttavia che il Festival è una delle pochissime produzioni della Rai che si regge interamente sulle sponsorizzazioni e sulle fasce pubblicitarie. Se da una parte il Conacons ha chiesto di rendere pubblici i cachet di tutti i personaggi che parteciperanno alla rassegna, alcune cifre si sanno già.
Roberto Benigni dovrebbe essere il gettone più caro di questa edizione: si parla di una cifra vicino ai 300mila euro, non confermata dalla RAI e ovviamente nemmeno dall’attore. Il primo a rivelare il compenso è stato Roberto D’Agostino che di Benigni è amico da anni e con il quale ha lavorato molti anni fa, quando entrambi facevano parte della claque di Renzo Arbore.
Cosa farà il comico toscano ancora non si sa: forse non lo si può nemmeno immaginare perché una delle cose che Benigni pretende sempre in occasione dei grandi eventi cui viene chiamato è la fatidica ‘carta bianca’… la piena libertà di espressione artistica. Cosa che di tanto in tanto l’ha anche messo nei guai: vedi l’esclamazione “Wotylaccio!” che Benigni pronunciò durante un monologo, proprio a Sanremo, nel 1980. Ci furono interrogazioni parlamentari sulla vicenda: e la porta della RAI per lui rimase chiusa per parecchio tempo.
A Fantastico cerco di spogliare Pippo Baudo, mentre da Raffaella Carrà improvvisò una serie di termini gergali con i quali si battezzava… l’organo sessuale femminile. In prima serata, su RAI Uno. Due minuti di pura satira nella quale il doppio senso non c’era. Il senso era uno solo, spiazzare il pubblico e la povera Carrà, in balia del comico. Era il 1991…
Benigni è stato protagonista di interventi dirompenti come quello su Berlusconi del 2009 ma anche di momenti grande poesia, come quando intonò Quanto t’ho Amato… o quando nel 2011 invitò i giovani a essere un po’ più felici e non dimenticarsi della felicità anche se la felicità si sarebbe dimenticata di loro.
Tra i compensi oggetto dell’interesse del Codacons ci sono quelli di Georgina Rodriguez (la signora CR7, si parla di 150mila euro) e quello di Antonella Clerici. Ma c’è anche chi parteciperà gratis come le giornaliste RAI Emma D’Aquino e Laura Chimenti già a libro paga dell’azienda di Stato.
Un mistero invece il compenso di Fiorello che dopo il successo di Viva Rai Play sta trattando un contratto molto più ampio che potrebbe anche riportarlo in prima serata sulla rete ammiraglia.
Il compenso record per Sanremo sarebbe sempre quello di Benigni del 2009, si parlò di 350mila euro, cifra mai smentita.
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