“Non sono uno spacciatore!”: il ragazzo a cui Salvini ha citofonato non ci sta

Ha diciassette anni, è di origine tunisina e non è uno spacciatore: lo ha ribadito nel corso di alcune interviste. Lui e la sua famiglia si sono rivolto ad un avvocato: si sentono danneggiati e potrebbero passare a vie legali.

Matteo Salvini al citofono della famiglia accusata di spaccio

«Non sono uno spacciatore e non lo sono nemmeno i miei parenti, siamo scossi per quello che è successo”: sono le parole del ragazzo – ha 17 anni – che ha risposto al citofono a Matteo Salvini e che si è “beccato” l’accusa di essere uno spacciatore. Un video ormai virale, nel quale viene citato il nome della famiglia ed indicato il citofono. Il tutto a favore di telecamera.

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La “passeggiata anti spaccio” di Matteo Salvini, guidato da una signora residente in zona, potrebbe avere esiti inattesi: tra cui una denuncia – un’altra – per l’ex ministro dell’Interno che forse, secondo alcuni, si è spinto troppo oltre. Perchè la famiglia che è stata accusata da Salvini si è rivolta allo studio dell’avvocato Cathy La Torre: pare che abbia intenzione di presentare delle denunce per quanto accaduto sia nei confronti del leader leghista che della donna che lo ha guidato nel tour.

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Matteo Salvini ed Annarita Biagini, la donna che lo ha guidato nel toru “antispaccio”

“Sono un ragazzo tranquillo che vive in quel quartiere, non ho precedenti penali. Mio fratello, di qualche anno più grande, ha invece degli arretrati con la giustizia per furto e rissa. Niente a che vedere con lo spaccio di droga” afferma il ragazzo, che dà anche una sua spiegazione rispetto quello che è avvenuto. A partire dai rapporti con Annarita Biagini, la donna che ha accompagnato Salvini nel giro per il quartiere Pilastro.  “In passato abbiamo avuto problemi con lei, ma per questioni di altro tipo. Lei ha da ridire con tutti nel quartiere, non solo con me, mio padre e gli altri familiari. Soprattutto quando c’era un bar sotto casa nostra lei si lamentava di tutto. Ma non capisco come sia arrivata ad accusarmi di questo” afferma il ragazzo.

Come spiegato dall’avvocata La Torre, si è svolto un primo incontro con il giovane per definire meglio i contorni della vicenda. Presto ci sarà invece un ulteriore incontro con i suoi genitori.

Alessio Ramaccioni

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