Michele Bravi ha chiesto patteggiamento per l’accusa di omicidio stradale, a seguito dell’incidente in cui una donna ha perso la vita. La richiesta degli avvocati ha scatenato Associazione vittime della strada.
Continua la vicenda giudiziaria che vede coinvolto Michele Bravi, il quale deve rispondere di omicidio stradale. I fatti si sono verificati nel 2018, nel quale è morta una donna che viaggiava in sella alla sua moto.
Da quel momento in poi la vita di Michele Bravi non è più stata la stessa. Il cantante ha deciso di allontanarsi dal mondo della musica e seguire l’iter giudiziario che lo vede come imputato. Oggi ecco che viene diffuso un nuovo aggiornamento in merito: Michele Bravi ha chiesto il patteggiamento.
“L’amore non basta”
Sono passati quasi due anni dal momento in cui la vita di Michele Bravi è cambiata. Il cantante viaggiava con una macchina presa a noleggio quando ha fatto un’inversione a U in una strada in cui non era ammessa. L’inflazione, comune in quella strada (disse all’epoca dei fatti la stampa Ndr.).
A raccontare cos’è successo in questo lungo anno in cui Michele Bravi è stato lontano dal mondo della musica, è stato lo stesso cantante che a Silvia Toffanin ha dichiarato: “Quando succede qualcosa di così traumatico non si può pensare di uscirne da soli L’amore non basta. Serve un percorso terapeutico e farsi aiutare per trovare il coraggio di affrontare la situazione con uno specialista. Ho seguito un metodo clinico per il trattamento dei grandi traumi – l’EMDR – che mi ha salvato e mi ha fatto tornare a parlare e a sentire“.
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Michele Bravi ha chiesto il patteggiamento
Secondo quanto reso noto da Repubblica Milano, l’avvocato di Michele Bravi hanno presentato richiesta di patteggiamento della pena a un anno e sei mesi per il reato di omicidio stradale, in accordo con il pm Alessandra Cerreti.
A non prendere bene la notizia è stata l’Associazione Familiari Vittime della Strada che ha definito il tutto assolutamente vergognoso, motivo per cui il gup Aurelio Barazzetta ha deciso di rinviare l’udienza all’11 marzo 2020 prima di decidere sulla richiesta dei penali di Bravi.
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A commentare il tutto dopo l’udienza è stato l’avvocato del cantante Manuel Gabrielli: “Michele è distrutto, è anche lui vittima di questo procedimento, ha scelto lui di andare al patteggiamento. Sono cose che possono succedere a tutti. Nella perizia risulta che la moto andasse a 79 km/h al momento della percezione del pericolo, inoltre Bravi non ha fatto inversione a U ma stava entrando in un passo carrabile. Si è sempre comportato in modo corretto anche con le persone offese che non si sono costituite parti civile e sono state risarcite dall’assicurazione. Michele ha scritto loro una lettera due, tre mesi dopo il fatto per dirgli del suo dolore, per mostrargli la sua vicinanza e il vuoto che porta con sé“.