Le autorità sanitarie degli Stati Uniti si apprestano ad annunciare il primo caso in America del nuovo virus killer nato in Cina. Salgono a 9 i morti e 291 sono i contagiati accertati. Un caso anche in Australia, allarme Europa e Italia per l’arrivo del Capodanno Lunare.
E’ un virus che si sparge a macchia d’olio, conseguenza naturale di una trasmissione del contagio che avviene da uomo a uomo. Le autorità sanitarie degli Stati Uniti annunceranno a momenti il primo caso in America del nuovo coronavirus. Sarebbe stato registrato nello Stato di Washington, lo annuncia la Cnn. Anche il New York Times scrive di una persona nello Stato di Washington contagiata dal virus, il primo caso confermato negli Usa. Il paziente, che era stato ricoverato per polmonite la scorsa settimana, era stato di recente a Wuhan, la città cinese epicentro della diffusione del virus.
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Un caso era stato registrato anche in Australia con le stesse modalità del viaggiatore americano. Aumentano anche i casi delle persone contagiate: ce ne sono 77 nuovi, portando a 291 il totale. Il direttore scientifico Istituto Nazionale per le Malattie Infettive Spallanzani di Roma, Giuseppe Ippolito fa sapere che “secondo le ultime informazioni, 14 operatori sanitari sarebbero stati colpiti dal nuovo coronavirus“. E’ un fatto che preoccupa molto, poichè c’è il rischio che si possano determinare delle epidemie negli ospedali, come già si verificò nel 2002-2003 per la Sars in alcuni ospedali di Canada e Corea”.
Virus in Cina: viaggi a rischio
I dati che arrivano da tutto il mondo allarmano il mondo intero, sono molti gli appelli alle popolazioni a ‘non viaggiare’. “Se i dati confermassero un’estensione del focolaio del nuovo coronavirus non si escludono misure più importanti a livello internazionale, che potrebbero esser prese dall’Organizzazione Mondiale della Sanità: dai controlli più serrati negli aeroporti allo sconsigliare spostamenti, fino alle restrizioni dei viaggi, chiaramente non da tutta la Cina ma solo dalla città di Wuhan“. A spiegarlo all’Ansa è stato Gianni Rezza, direttore del Dipartimento Malattie infettive dell’Istituto superiore di Sanità. “Con la Sars – continua – furono prese misure molto drastiche, grazie alle quali si è riusciti ad arginare una minaccia globale importante: ovvero restrizioni a viaggi internazionali, che per ora non sono state disposte, controlli dei viaggi in partenza e in arrivo, che sono già stati adottati, e la messa in quarantena dei contatti“. Stiamo seguendo la situazione” del virus cinese “in contatto col Centro europeo di controllo e prevenzione delle malattie (Ecdc) – ha concluso Rezza.
Virus in Cina: è in arrivo il Capodanno Lunare cinese, milioni di persone si sposteranno
E intanto si avvicina il Capodanno Lunare cinese, il ‘Chunyun’ (‘trasporto di primavera’). La corsa dei cinesi che partono, in gran parte per riunirsi alle famiglie d’origine, rappresenta la più grande migrazione umana al mondo. Quest’anno sarà celebrato il 25 gennaio. E’ la festa tradizionale più importante del Paese e nel 2019 ha spostato milioni di cinesi in tutto il mondo. Forse quest’anno il flusso non si verificherà a causa del virus killer, ma certo la preoccupazione in ogni angolo del pianeta resta altissima. In Italia il Ministero della Salute invita alla prudenza nei viaggi. “Si raccomanda di posticipare i viaggi in Cina non necessari – si legge sul sito ministeriale –se ci si reca nella città di Wuhan, provincia di Hubei, si raccomanda di vaccinarsi contro l’influenza stagionale almeno due settimane prima del viaggio. È raccomandato, inoltre, di evitare di visitare i mercati di prodotti alimentari freschi di origine animale e di animali vivi, evitare il contatto con persone che hanno sintomi respiratori. Essendo il Coronavirus completamente nuovo – si legge ancora sul sito del Ministero della Salute – non esiste ancora un vaccino e potrebbero volerci anche diversi anni per ottenerlo. Non esiste un trattamento specifico per la malattia causata da un nuovo coronavirus. Il trattamento deve essere basato sui sintomi del paziente”.