Il Joker di Todd Phillips è stato senza dubbio uno dei film più discussi del 2019. Mentre alcuni l’hanno elogiato come film rivoluzionario con un commento sociale toccante, altri hanno trovato che film avesse un messaggio poco chiaro e che mirasse soltanto all’Oscar.
Se si dovesse credere al regista Kevin Smith, il pubblico avrebbe potuto finire per discutere sul finale alternativo scioccante di Joker che avrebbe cambiato drasticamente la storia del fumetto.
Allo stato attuale Joker termina con Gotham City che piomba nel caos mentre i cittadini di classe inferiore scendono in piazza per ribellarsi ai ricchi che continuano a prenderli a calci mentre toccano il fondo. Ispirati dalla crociata di Joker contro l’establishment, i cittadini benestanti vengono molestati e derubati, tra cui Thomas e Martha Wayne, che vengono nuovamente uccisi sullo schermo per mostrarci come e perché Bruce Wayne sia diventato Batman.
La scena finale mostra Arthur Fleck, interpretato da Joaquin Phoenix, che parla di questo finale con uno psichiatra in un ospedale psichiatrico prima di vederlo correre lungo un corridoio bianco dopo aver apparentemente ucciso il dottore con cui stava parlando. Ma è andato quasi in una direzione ancora più scura.
In un recente episodio di Fatman di Kevin Smith sul podcast di Batman, il regista ha citato “qualcuno che lavora nel settore, fottutamente super intelligente e un grande narratore” che gli avrebbe raccontato un finale alternativo del film di Phillips che non è mai stato realizzato.
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La scena finale alternativa sarebbe sempre avvenuta nell’ospedale psichiatrico, ma invece di uccidere lo psichiatra, Fleck avrebbe riso tra sé e sé dopo aver raccontato la storia. Il dottore avrebbe chiesto perché stesse ridendo, e Arthur avrebbe detto: “Stavo solo pensando a qualcosa di divertente“. All’improvviso il film sarebbe tornato all’omicidio di Thomas e Martha Wayne, questa volta per mano di Arthur Fleck. Come al solito Bruce Wayne sarebbe apparso mentre piange accanto ai suoi genitori morti. Ma mentre Arthur si allontana dalla scena del crimine, si ferma, guarda indietro, scrolla le spalle e spara a Bruce Wayne.
Per alcuni questo sarebbe stato un finale molto più intrigante di quello che è finito nella versione di Phillips. Cambia un po’ la storia dei fumetti perché Bruce Wayne è ancora più vittima di se stesso. Potrebbe anche essere facilmente visto come un modo per rendere Joker ancora più una nemesi da quando ha cercato di uccidere Bruce. Chi può dire che il ragazzo non sopravviva e diventi sempre Batman?
Forse quel tipo di finale è stato ritenuto troppo oscuro. Inoltre, anche se si allontana dai fumetti, non cambia talmente tanto l’origine di Bruce Wayne da fare una differenza significativa nella traiettoria degli eventi che lo porta a diventare Batman. Tuttavia è un pensiero interessante e ci si chiede se i produttori di film a fumetti saranno mai abbastanza audaci da prendersi delle libertà estreme con i personaggi dei fumetti.
Ad un certo punto il pubblico acquisirà così tanta familiarità con i fumetti che dovranno essere apportate alcune importanti modifiche per renderli interessanti ogni volta che si verifica un inevitabile reboot al cinema.
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