Si parla di introiti per quasi un miliardo e mezzo. Il cannabis terapeutico porterebbe alla creazine di almeno 10mila posti di lavoro in più.
Coldiretti scende in campo in favore della produzione e della diffusione del cannabis terapeutico nel nostro Paese. Il cosiddetto cannabis “light”, secondo l’associazione dei coltivatori diretti, porterebbe grande giovamento all’Italia nel prossimo futuro. Se non altro perchè aumenterebbe sia il fatturato che la creazione di nuovi posti di lavoro.
Stando alle stime effettuate dalla stessa Coldiretti, sarebbe di un miliardo e 400 milioni di euro il fatturato derivamente dalla produzione, trasformazione e commercio del cannabis light. Da qui, come detto, anche l’arrivo di nuove occupazioni nel nostro Paese. Si parla di oltre 10mila posti di lavoro in più, per far funzionare per bene il meccanismo. Tra le altre cose, in alcune regioni d’Italia, sono emerse novità interessanti per la gestione di questo nuovo fenomeno.
Cannabis terapeutico, il caso della Sicilia
In Sicilia, ad esempio, la Regione ha deciso di farsi carico delle spese derivanti dai pazienti che hanno bisogno di usare la cannabis per uso terapeutico. Più in generale, l’Italia viene investita da un netto aumento della domanda di prodotti a base di cannabis. Il decreto approvato lo scorso novembre, però, riduce a 500kg la produzione di infiorescenze di cannabis a partire da quest’anno. Per il momento, la richiesta si ferma a 350kg ma potrebbe aumentare nel prossimo futuro.
Coldiretti, nella sua stima, parla anche degli spazi che possono essere utilizzati per la produzione. Con la messa in riuso di serre abbandonate o dismesse per la crisi della fioricoltura, infatti, si possono recuperare circa mille ettari di terreno. Sfruttando questo spazio, la produzione può aumentare e di conseguenza può essere soddisfatta la forte richiesta. Una richiesta che arriva soprattutto dai Paesi esteri.