Attentato questa notte a Brindisi: una bomba è esplosa devastando l’ingresso di un bar nel centro della città. Gli inquirenti indagano sui motivi, ma il titolare spiega: “Non ci siamo dati una spiegazione a questo episodio, è del tutto assurdo”
Una bomba di proporzioni significative ha devastato l’ingresso del bar Crazy Café, situato in viale Commenda, in pieno centro a Brindisi. L’ordigno, esploso intorno alle ore 4 della scorsa notte, ha causato ingenti danni. Un boato è stato avvertito nel raggio di centinaia di metri, interrompendo il sonno di numerosi residenti della zona. Non si conoscono le cause, mentre sul posto si sono recati i vigili del fuoco del comando provinciale di Brindisi e i poliziotti.
Ciò che è subito balzato all’occhio è il danno prodotto. La deflagrazione ha infatti divelto le lastre di marmo che si trovavano al lato della porta di ingresso. Pezzi di pietra sono finiti sullo spartiraffico. All’interno, l’onda d’urto ha rovesciato sedie e tavoli, danneggiando la mobilia e suppelletili. Stando ai primi rilievi effetuati dalla scientifica, è stata utilizzata una bomba carta piazzata davanti alla saracinesca. Il titolare dell’esercizio commerciale è stato prontamente ascoltato in mattinata presso gli uffici della Squadra Mobile diretta dal vicequestore Rita Sverdigliozzi. Il lavoro è cosicchè partito per cercare di risalire al movente del grave atto intimidatorio. Una missione non semplice, dato che il bar non è dotato di telecamere. Le forze dell’ordine stanno dunque verificando se in zona siano presenti impianti di videosorveglianza utili all’indagine.
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“Eravamo tranquillamente a letto e la Polizia ci ha telefonati per avvertirci. Erano più o meno le quattro. Il primissimo bilancio ci dice questo: i macchinari fortunatamente sembrano in salvo, ma i danni ci sono stati”. I titolari – ascoltati in mattinata – hanno fatto un primo bilancio su quanto accaduto dopo l’esplosione. Ciò che non riescono a spiegarsi, invece, è il movente. “Non riusciamo a capire – spiegano – il perchè di questa esplosione. Non ci sono stati diverbi o minacce, o qualcosa che potesse prefigurare questo scenario. Difficile davvero capire, nulla lasciava intendere questo. Se riapriremo? L’intenzione è quella, ma valuteremo prima a quanto ammontano i danni complessivi. Sono problemi che come attività commerciale dobbiamo porci. Ne parleremo attentamente in famiglia, dato che gli esterni hanno subito problemi non da poco”.
Ferma solidarietà, intanto, è giunta dal presidente di Confindustria Brindisi, Patrick Marcucci. “Esprimo – si legge nella nota – ferma condanna per quanto accaduto la scorsa notte. L’atto intimidatorio in questione – afferma Marcucci – dimostra che tali fenomeni criminali sono purtroppo ancora presenti nel nostro territorio e, pertanto, vanno affrontati con fermezza e tempestività da parte di tutti. Bisognerà fare una riflessione senza paura e in piena collaborazione con le forze dell’ordine. Siamo convinti che verrà fatta chiarezza sul vile episodio e che i responsabili verranno al più presto assicurati alla giustizia”.
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