Il suicidio della donna che ha dato al cantante il primo figlio, ha riaperto una pagina dolorosa per l’autore di “Tu” e “Ti Amo”.
È stata la sua prima ispirazione, la donna che è all’origine del suo primo e forse più grande successo in assoluto, Ti Amo e di tutti i suoi più importanti successi immediatamente successivi.
È anche per questo che Umberto Tozzi riesce a commentare con emozione e forse senza nemmeno troppo rancore il decesso di quella che è stata una delle donne più importanti della sua vita. Nonostante i rapporti tra i due fossero freddissimi da anni dopo una brutta coda anche in tribunale.
Serafina Scialò da giovane era bellissima e Umberto Tozzi, all’epoca ancora alla ricerca della fama nonostante alcuni ottimi brani come autore, si innamorò perdutamente di lei.
Fu proprio Serafina a ispirargli Ti Amo nel cui testo si parla non solo di una storia d’amore molto passionale ma anche di un “figlio che hai fatto quando non c’ero”. Tozzi, sempre in giro per le sue serate, aspettava il suo primo figlio – Nicola – da Serafina che partorì senza che lui riuscisse ad arrivare in tempo. La canzone sbancò le classifiche di mezzo mondo ed è stato uno dei successi italiani di sempre.
Tozzi, da allora, ha venduto almeno 70 milioni di dischi, ma i rapporti con la madre si incrinarono in modo irreparabile. Il bimbo rimase alla madre che viveva a Udine e Tozzi per anni non riuscì in alcun modo ad avere un rapporto con lui. Ogni volta che il cantante arrivava a casa della donna il figlio non c’era, o era malato, o comunque non era possibile vederlo.
Tozzi si rivolse ai giudici ma ci vollero anni prima che la questione venisse in qualche modo ricomposta. I due si separarono con una drammatica coda legale nel 1984.
Nel frattempo mentre Umberto Tozzi vendeva milioni di dischi, guadagnava moltissimi soldi e vinceva Sanremo, Serafina Scialò si arrangiava. Negli ultimi anni era stata assunta come bidella in una scuola. Qualche giorno fa dopo che non si era presentata al lavoro è stata rinvenuta morta nel suo appartamento. Sulle cause della morte non s è ancora detto e scritto nulla ma si ipotizza un malore.
Tozzi è stato raggiunto dalla notizia a Montecarlo, dove vive ormai da anni, e sta registrando il nuovo disco. Non vorrebbe dire nulla ma qualcosa dichiara al Corriere: “Nel bene e nel male Serafina è stata una delle donne più importanti della mia vita, mi ha dato un figlio ma ha fatto molto male sia a me che a lui. Ci sono voluti molti anni perché le cose in qualche modo si normalizzassero. L’ho anche denunciata perché intascò due assegni con i quali doveva pagare dei fornitori, sparì quasi mezzo miliardo di lire. Fui costretto a denunciarla e rischiò il carcere con accuse pesanti”.
La Scialò fu accusata di truffa e appropriazione indebita. Tozzi visse il momento più duro della sua vita, non era ricco ma quasi sul lastrico eppure ritirò le denunce e l’azione penale fu archiviata: “Era pur sempre la madre di mio figlio – dice oggi il cantante – l’ho perdonata da tempo per tutto quello che ha fatto, sono andato avanti, la vita è stata comunque molto generosa con me”.
Riccardo Fogli, amico di Tozzi, conosceva molto bene Serafina Scialò: “Era una donna bellissima ed esuberante, piena di vita. Vivere accanto a un uomo di successo non è mai facile. Penso che sia molto molto triste che una donna bellissima, che poteva essere ricchissima e che ha vissuto con un grande artista che le dedicato per anni le sue canzoni più belle, sia morta così, lavorando come donna delle pulizie”.
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