Un escursionista di appena 18 anni è morto in Cadore, dopo essere scivolato sul ghiaccio e precipitando in un canale, profondo diverse centinaia di metri. Insieme al suo corpo senza vita, i soccorsi hanno rinvenuto anche il cadavere del suo cane.
Tragica scomparsa in Cadore, nella ricca regione veneta. Sulle sue Alpi, infatti, si conta una vittima in più strappata via dalla montagna. Si chiama Gabriele Comis, il giovane escursionista di soli 18 anni scomparso tragicamente nella giornata di ieri, 20 gennaio.
Ad essergli stata fatale è un’escursione notturna sulle Alpi, finita in tragedia. Come riportano le fonti, infatti, il giovane sarebbe inavvertitamente scivolato sul ghiaccio, precipitando in un canalone profondo centinaia di metri del Monte Col, nel comune di Santo Stefano, in località Bosconero.
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L’amico in stato confusionario: ha visto l’amico precipitare di sotto
Gabriele non era solo: l’escursionista era infatti in compagnia di un amico quando si è verificata la tragedia. I due ragazzi si erano avvenutati per un’escursione già nelle ore del pomeriggio, ma nel mentre che rientravano da Campolongo, sul sentiero 331, erano rimasti senza pile.
Mentre proseguivano per la strada del ritorno, però, Gabriele si sarebbe sporto troppo nei pressi del canale – probabilmente non notato dal giovane per via del buio – e a causa del ghiaccio ne è stato conseguentemente inghiottito. A rintracciare l’amico di Gabriele è stata una squadra del Soccorso Alpino di Comelico, dopo che il giovane era finalmente riuscito ad imboccare una strada forestale.
Il superstite era in evidente stato confusionario, e ha raccontato ai soccorsi di aver visto l’altro precipitare nel vuoto; tentando di aiutarlo, anche lui era ruzzolato a sua volta a valle, finendo in mezzo ad un bosco e, quindi, salvandosi.
Insieme a Gabriele Comis, è morto anche il suo cane
Dopo l’allerta, sono partite subito le ricerche del corpo di Gabriele. Erano le ore 20:00 quando i soccorritori hanno trovato un paio di occhiali sulla neve, e hanno potuto quindi risalire al punto dove il ragazzo era precipitato.
Il suo corpo è stato infine ritrovato solo in tarda serata, con numerosi traumi fatali derivati dalla caduta durata centinaia di metri. Insieme a lui, è stato rinvenuto anche il corpo del suo cane, deceduto anch’esso nell’incidente. Dopo essere stata recuperata, la salma è stata trasportata a spalla con una barella dai soccorsi per oltre un chilometro, fino a raggiungere la Baita Pian dei Osei, in Val Frison.