Mattia Santori chiama a raccolta i compagni durante l’assemblea. Le Sardine saranno in piazza in contemporanea con il comizio della Lega.
Le Sardine non si arrendono e scenderanno anche loro in piazza a Bibbiano. Dopo il provvedimento preso, che aveva portato all’assegnazione della piazza in favore della Lega, arriva il tanto atteso dietrofront. La decisione è stata presa nella serata di ieri, dopo un accorato appello da parte di uno dei fondatori del movimento, Mattia Santori.
Le Sardine erano riunite in assemblea, quando lo stesso Santori ha chiamato a salire sul palco alcuni abitanti di Bibbiano. La decisione da prendere era proprio relativa al da farsi sull’occupazione della piazza intitolata a Libero Grassi. Santori ha detto chiaramente di voler “far decidere a chi vive a Bibbiano”. La decisione è stata unanime: le Sardine saranno in piazza, mentre parleranno Matteo Salvini e Lucia Borgonzoni. I due schieramenti saranno ovviamente separati.
Le Sardine scenderanno nella piazza Libero Grassi, mentre qualche metro più in là, a piazza Repubblica, si terrà il comizio di chiusura della campagna elettorale della Borgonzoni. E l’appello lanciato da Santori è stato molto forte, in base alle parole che sono state raccolte. “Ogni volta che rincorriamo Salvini vinciamo 40 a 0, l’idea era di staccarci da Salvini. Come è accaduto a Bologna, domenica, non muoversi più se un leghista dice due cavolate”. Alla fine, però, il movimento non riesce a staccarsi da Salvini per amore del proprio popolo.
“Noi abbiamo semplicemente ascoltato una comunità che vuole dire la sua dopo che ha subito il peggio, un vero sciacallaggio che ha portato dolore“, ha detto Santori in merito alle richieste della comunità bibbianese. A seguire sono stati altri a prendere la parola. Come Renzo, un cittadino di Bibbiano che sostiene che “bisognava fare la rivoluzione, non si può usare il male e il dolore per fare politica“. “Oggi Bibbiano è diventata una parolaccia, la piazza di giovedì dovrebbe dire cosa sarà Bibbiano, ecco quello che si potrebbe fare“, dice un altro abitante.