Enzo Iacchetti - meteoweek
Una coppia tra le più solide e longeve della televisione, ma anche due individualità molto forti con le quali non è facile andare d’accordo.
Ezio Greggio ed Enzo Iacchetti passano per essere due “prime donnne”, due protagonisti che dividono la scena mal volentieri e che non amano fare da spalla e nemmeno averne una. Eppure i due condividono la scena di Striscia la Notizia da moltissimi anni e sembrano andare molto d’accordo.
Ezio Greggio è un carattere forte, molto autoritario nel lavoro: a Drive In era il capocomico e l’unico che poteva lavorare insieme con lui era Gianfranco D’Angelo che aveva molti più anni di lui sia in scena che all’anagrafe. Perché con Iacchetti è diverso?
“Perché con il signor Ezio da anni abbiamo deciso di dare vita a un tacito accordo di convivenza – dice Iacchetti – e la cosa funziona. Mi piace pensare che siamo amici anche se io di amici in questo settore non ne ho. Meccanici, impiegati, idraulici, operai, preti sì: ma nel mondo dello spettacolo l’amicizia non esiste. Tuttavia con Ezio è diverso”.
Anche Iacchetti caratterialmente è una persona abbastanza tosta, molto più forte rispetto all’aspetto bonario e accomodante che offre in scena: “Di fatto non ho una famiglia anche se sul palco, soprattutto in teatro ho una sorta di famiglia adottiva che si rinnova a ogni spettacolo e che si ritrova ogni sera. Sfrutto quello che guadagno in televisione per avere la libertà di produrre i miei spettacoli e mi circondo sempre di persone giovani e capaci con le quali ci si vuole bene. Amo i tecnici, i macchinisti con i quali esco a cena ogni sera. Il mondo dello spettacolo offre troppe follie e io non le sopporto”.
Iacchetti per anni è stato il fortunato compagno di Maddalena Corvaglia, una storia nata proprio quando la velina bionda ballava sul palco di Striscia. La storia poi però finì: “Il successo è arrivato al momento giusto, fosse arrivato quando avevo vent’anni sarebbe stato peggio. Troppo presto”.
Il rapporto con Ezio Greggio nasce e si conclude a ogni ciclo di trasmissioni: “Non ci frequentiamo molto fuori dallo studio soprattutto per via di impegni e distanza per ma andiamo molto d’accordo – spiega Iacchetti – lui mi chiama un mese prima, ci si vede e ci si ritrova come se niente fosse. È come se fossimo compagni di banco che si ritrovano assieme ogni anno. Gli devo molto perché mi ha insegnato moltissimo su come si sta davanti a una telecamera e su alcuni tempi che sono diventati solo nostri, proprio come i nostri tormentoni che nascono per caso, così, ogni sera”.
Iacchetti e Greggio conducono striscia da ventisei anni. Inizialmente la loro fascia durava anche fino a sei mesi, oggi non va mai oltre i tre: “È l’ideale, diamo il meglio senza sfiancarci e abbiamo sempre grande voglia di tornare al bancone ogni anno avendo anche il tempo di fare tutto quello che ci piace nel corso dell’anno”.
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