Tifoso ucciso, arrestate venticinque persone

Agghiacciante la ricostruzione dei fatti: dopo un primo contatto, una macchina con a bordo tre tifosi del Melfi avrebbe “puntato” un gruppo di sostenitori della Vultur, investendoli. 

Ancora un morto per il tifo calcistico: questa volta in Basilicata. A perdere la vita Fabio Tucciariello, 30 anni, tifoso della Vultur di Rionero. Ucciso da un tifoso del Melfi: quindici chilometri di distanza tra i due paesi, un abisso di odio e rivalità tra le due squadre. Parliamo di calcio minore: campionato di Eccellenza per il Vultur, serie D per il Melfi. Non sono giocano nemmeno lo stesso campionato. Eppure la rivalità è enorme, storica: quelle vicende di calcio e tifo che risalgono indietro nella storia e che – a volte – sono poco comprensibili.

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La ricostruzione dei fatti di ieri fa paura: le due tifoserie stavano, ognuna per proprio conto, andando a seguire le rispettive squadre. In una stazione di servizio della statale Potenza-Melfi il primo contatto. Poi, verso le 14, le strade dei due gruppi di tifosi si sono di nuovo incrociate: a Vaglio di Basilicata. I tifosi della Vultur erano fermi a lato della strada, accanto ai minibus parcheggiati. La Fiat Punto dei tifosi del Melfi (erano tre, a bordo) ha investito uno gruppo di persone, ammazzando sul colpo Fabio Tucciariello e ferendo altri tre tifosi, due dei quali in maniera grave.

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Fabio Tucciariello, il tifoso ucciso

La Polizia, intervenuta immediatamente, ha arrestato il conducente della Punto e altri 24 tifosi, quasi tutti della Vultur Rionero. Il prefetto di Potenza, Annunziato Vardè, ha nel frattempo convocato per questa mattina una riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. Alla riunione partecipano i presidenti delle due società calcistiche, i sindaci di Melfi e Rionero in Vulture e il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi.

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