L’ex leader della Cgil ed ex sindaco Cofferati, che riconsegnò Bologna alla sinistra, interviene sulle Sardine a pochi giorni dalle elezioni regionali. “Se gli emiliani vanno a votare, vince Bonaccini. Proprio con la spinta del nuovo movimento”
“Elezioni in Emilia Romagna? Se gli emiliani decidono di andare a votare, vince Bonaccini. Può esserci una spinta di quei movimenti che fungono da ristoro per il centrosinistra intero…”. L’ex leader della Cgil ed ex sindaco di Bologna Cofferati, interviene con un pronostico e un messaggio alle Sardine nella settimana che conduce alle regionali. Secondo gli ultimi sondaggi, la partita tra Bonaccini e Borgonzoni si giocherà sul filo di lana. “L’Emilia è votata a coniugare gli interessi contrapposti, a negoziarli sempre. È una regione riformista ante litteram. Domenica vedremo una partita aperta, in cui i subentrati possono giocare un ruolo da protagonista. Le Sardine nuotano con il mare grosso, ma sono sicuro del fatto che stiano realizzando qualcosa. Non una suggestione, ma un qualcosa di reale, concreto”.
L’ex sindaco ed ex leader Cgil vede proprio il movimento santoriano come “figlio di quelli che l’altra volta disertarono le urne”-Secondo Cofferati, Sardine va a braccetto con “un bel ristoro per il centrosinistra”.
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“La Lega propone un assetto muscolare e poco altro”
Nel corso di un’intervista concessa a “Il Fatto Quotidiano”, Cofferati ha parlato anche della Lega, avversaria pericolosa in Emilia. Proprio nel cuore di Bologna, secondo l’ex sindaco, si giocherà la partita più importante. “L’Emilia – spiega – è come se fosse rosso solo esternamente, nell’involucro, ma invece profondamente bianca dentro. Salvini non è Guazzaloca (che vinse a Bologna nel 1999 ndr), perché non c’è visione alternativa della società ma solo voglia di rendere la pariglia”. E sui candidati leghisti. “Un assetto muscolare e nient’altro, non c’è dubbio che Salvini abbia un popolo”.
Cofferati dubita che “quel popolo sia realmente connesso in una rete, stia insieme condividendo i valori”. Sono, semmai – aggiunge – “tanti singoli che fanno gruppo ma ciascuno con una individualità, una speranza, un’idea di società distante dall’altro”. Cofferati, dunque, scommette su Bonaccini, con le Sardine sullo sfondo pronte ad essere decisive. “L’avversione, la contrarietà, a volte l’odio, non porteranno a mio avviso ad un risultato di vittoria. Dietro, non c’è nulla di strategico, c’è tanto clamore senza orizzonte”.
La sfida fra Bonaccini e Borgonzoni si profila come un vero testa a testa all’ultimo voto. Prima dell’entrata in vigore del divieto di pubblicare sondaggi, la situazione si profilava enormemente incerta e con uno scarto esiguo. Pur rimanendo naturalmente una elezione regionale, da qualunque parte la si guardi esse potrebbe avere anche una valenza nazionale. Il leader della Lega Matteo Salvini sta concludendo la sua campagna elettorale nella speranza di poter espugnare una delle regioni storicamente “rosse”. Sullo sfondo, la tenuta del governo Conte: il leader del Carroccio punta alla spallata decisiva.