Il drammatico gesto è stato collegato a una recente decisione presa proprio dal Tribunale: quella di dichiarare adottabile la figlia.
Una donna versa in gravi condizioni ed è ricoverata nel Centro ustioni di Padova per essersi data fuoco di fronte al Tribunale dei Minori. La tragedia trae la sua origine dal giorno in cui le era stata tolta la figlia, dichiarata oggi adottabile.
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Prima di compiere questo gesto estremo la donna ha messo davanti al Tribunale un cartello con una foto della bambina in braccio al presunto padre, scrivendo”ha violentato l’infanzia della sua bambina”, con il numero della sentenza, seguito da “e ha fatto il possibile per mandare la piccola in comunità”. Poi carica di dolore e di confusione ha preso una tanica con di liquido infiammabile e si è cosparsa il corpo, dandosi poi fuoco.
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L’uomo, un italiano, risiederebbe nel trevigiano e sarebbe secondo la donna il vero colpevole di tutta quella situazione. Il doloroso atto finale della vicenda è stato visto da alcuni dipendenti che hanno cercato subito di intervenire e sono riusciti a spegnere il fuoco con un estintore e chiamare i soccorsi. Dalle prime ricostruzioni sembra che anche uno degli uomini che è intervenuto abbia riportato delle leggere ustioni per cercare di salvarla.
La polizia di Stato ha sigillato l’area ed è intervenuta cercando di ricostruire la dinamica esatta dell’incidente. Sono in corso le indagini per capire se qualcuno è coinvolto nel tragico gesto o se la donna ha fatto tutto da sola. Il testo scritto dalla donna è al vaglio degli inquirenti che cercheranno di rimettere insieme tutti i tasselli di questo drammatico puzzle.