Della questione libica ha parlato nel pomeriggio il premier Conte, richiamando le parti ad una nuova fase di pace. La riunione è stata preceduta da un incontro bilaterale tra il ministro degli Esteri Luigi Di Maio e il suo omologo turco Mevlut Cavusoglu.
“Lavoriamo per un efficace cessate il fuoco e per alimentare un processo politico in modo da rilanciare le funzioni del Consiglio presidenziale libico e del governo libico per una stagione di riforme che riguardino il piano politico-istituzionale, economico, di sicurezza”. Ha twittato così il premier Giuseppe Conte mentre è ancora in corso la conferenza di Berlino sulla Libia.
Alla Conferenza di Berlino sulla Libia arriva il via libera alle conclusioni finali del summit, secondo la bozza circolata nelle ultime ore. A discutere questo pomeriggio c’erano tutti i Paesi Ue ed extra Ue che hanno dato il loro ok alla dichiarazione finale. Assenti, tuttavia, i due leader libici Fayez Sarraj e Khalifa Haftar. Dopo l’ok alle dichiarazioni finali è previsto che la cancelleria Angela Merkel incontri, separatamente, i due leader libici assenti al tavolo della conferenza.
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Il premier libico Fayez al Serraj, al Welt am Sonntag di Berlino, si mostra deluso per le divergenze delle posizioni in Europa sulla questione libica, con la Francia più favorevole al rivale Haftar, arrivato nella tarda mattinata nella capitale tedesca. Come previsto i due leader non hanno avuto contatti.
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Sarraj e Haftar sono stati ospitati in due stanze della Cancelleria tedesca, sede del summit. Secondo la tv Libya al-Ahrar (basata in Qatar e vicina al governo di Tripoli), che cita la «delegazione del consiglio presidenziale» di cui è capo lo stesso Serraj, è stato proprio Serraj a rifiutarsi di incontrare il generale Khalifa Haftar.
«Ci auguriamo che la conferenza porti al risultato su cui abbiamo lavorato» di un cessate il fuoco duraturo e poi dovremo porci «il problema di una forza che assicuri le operazioni di pace e monitoraggio», ha detto il premier Giuseppe Conte a Berlino aggiungendo che «l’Italia è disponibile a dare il suo contributo» e che si ritiene «moderatamente ottimista». «Lavoriamo per un efficace cessate il fuoco e per alimentare un processo politico in modo da rilanciare le funzioni del Consiglio presidenziale libico e del Governo libico per una stagione di riforme che riguardino il piano politico-istituzionale, economico, di sicurezza», ha scritto poi su Twitter.
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