La ventottenne è stata fermata dalla polizia cilena per aver realizzato un disegno su una roccia, in un parco nazionale. “Danno d’immagine dell’ambiente naturale”: questo il reato di cui è accusata.
Probabilmente Elisa Tessuti non immaginava le conseguenze che il suo gesto avrebbe potuto avere: ma per la sua azione è stata arrestata. La ventottenne italiana era in vacanza in Cile, ed era in visita presso il Parco Nazionale di Torres del Paine. Forse per celebrare, a modo suo, la bellezza della natura che stava osservando, la ragazza ha realizzato un dipinto su una roccia.
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Il mezzo busto di una donna bionda in stato di estasi che teneva strette fra le sue braccia le tre Torri del Paine, tre montagne di granito che caratterizzano il parco nazionale. Aveva poi postato la foto su Instagram. Poi ci aveva ripensato: dopo aver cancellato la foto, aveva postato un messaggio di scuse in spagnolo. Ma il danno ormai era fatto: proprio dai suoi post su Instagram la polizia cilena è risalita alla sua identità. Elisa ha ammesso le sue responsabilità, ed è stata fermata. L’accusa per la ragazza è quella di “danno d’immagine dell’ambiente naturale”, che per le autorità cilene è un reato giustamente importante.
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La polizia ha proceduto quindi all’arresto della turista italiana in attesa che un giudice esamini il caso e determini la pena: secondo i media cileni, potrebbe essere una multa e l’espulsione. A nulla è servito, alla ragazza, ricordare che il disegno era stato realizzato utilizzando colori ad acqua, pertanto lavabili. Sempre su Instagram, Elisa tessuti ha voluto però ribadire le sue scuse: “Parlerò con la Conaf (l’ente che si occupa delle politiche forestali in Cile, ndr) per scusarmi. Nello stesso tempo chiedo scusa a tutto il Cile per l’orrendo gesto da me realizzato nel Parco. Non ho bisogno di sottolineare di non averlo fatto con cattive intenzioni, ma solo come uno STUPIDO, REALMENTE STUPIDO, disegno fatto in montagna. Per cui chiedo sinceramente scusa”.
Il sovrintendente del Parco, Josè Linnebrink, ha ricordato al quotidiano La Cuarta che dal 2012 sono stati espulsi dalla riserva 87 visitatori, di cui l’11% erano cileni.