Matteo Salvini si sfoga sul Corriere della Sera prima di un comizio in Calabria. “Per quanto mi riguarda, io sono tranquillissimo. Soltanto, mi vergogno come italiano”. E sull’incontro con la Casellati: “I nemici di Israele e degli ebrei sono nemici miei”.
Gregoretti-Di Maio-Casellati-Zingaretti-Segre-Conte. Non mancano certo gli argomenti per dialogare con Salvini, e tanti altri ce ne sarebbero. Lui è in giro per l’Italia in vista delle regionali di fine mese. E dalla Calabria non lancia i soliti anatemi, ma riflessioni ponderate. Sul caso Gregoretti si sente tranquillo, anzi: “tranquillissimo. Soltanto, mi vergogno come italiano”.
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Lunedì dovrà votare la Giunta delle immunità del Senato, dove è eletto il capo leghista. Il Tribunale dei ministri di Catania ha chiesto l’autorizzazione a procedere e il Senato dovrà esprimersi. “Ma non vede l’enorme spreco di denaro pubblico? – replica il leader leghista – lo questa mattina sono andato a trovare il procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri, con cui ho parlato della giustizia vera, dei sequestri alla criminalità e della lotta alla mafia. Il pensare che ci siano magistrati di una decina di tribunali in Italia che hanno tempo e denaro da perdere con me, che ho soltanto fatto il mio dovere, mi preoccupa in quanto italiano”. Se Pd e Cinque Stelle voteranno come dicono, vorrà dire che andrò a processo. Trovino un tribunale grande.
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Il Pd attacca la presidentre Casellati dopo che il suo voto è stato determinante, hanno detto che “non è più una carica imparziale dello Stato, ma una donna di parte”. “Ma è un’assurdità – la replica di Salvini – Io credo che la cosa più squallida di questi giorni è la vergogna che provano il Pd e il M5S: vogliono mandarmi a processo ma sanno che è senza senso e dunque vorrebbero farlo dopo le elezioni in Calabria ed Emilia-Romagna. E se la prendono con la presidente”.
Salvini e la lotta all’antisemitismo, Segre diserta l’incontro
I maligni dicono che Salvini abbia voluto incontrare ‘urgentemente’ la Casellati prima che la presidente votasse per ciò che lo riguardava da vicino. “Ho parlato con la presidente prima e dopo il convegno sull’antisemitismo – ha spiegato – a cui lei è venuta a portare il suo saluto. Ma abbiamo affrontato esclusivamente il tema della lotta all’antisemitismo”. Un convegno al quale è mancata una presenza importante, quella di Liliana Segre e le comunità ebraiche, a nome del presidente Noemi Di Segni, hanno mandato a dire: “Salvini deve prendere le distanze dal gruppi di estrema destra”. “I nemici di Israele e degli ebrei sono nemici miei – la replica di Salvini – e al convegno c’erano personalità di livello internazionale: chi non c’era ha perso un’occasione. Io, voglio proprio vedere cosa voteranno la sinistra e i 5 Stelle sulla nostra richiesta di boicottare le associazioni anti israeliane».
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E infine la politica e il no della Consulta al referendum sulla riforma della legge elettorale. “Una Corte di sinistra ha fatto una scelta di sinistra – ha detto il leader della Lega – ha fatto una scelta di sistema, anzi per bloccare il sistema. In Parlamento c’è una maggioranza di qualche centinaio di eletti che vuole farsi una legge a suo vantaggio, mentre 6o milioni di italiani avrebbero scelto per tutti ma la Corte ha deciso che scelgano i partiti e non gli italiani”. Oggi a Maranello (Modena) dopo il comizio di Salvini ci sarà la manifestazione delle Sardine che hanno chiesto a Giuseppe Conte di riceverle. “A Maranello noi saremo un mare – risponde ironicamente – Ormai da Conte, da Zingaretti e da Renzi mi aspetto di tutto. Certo, se con tutti coloro che protestano — agricoltori, pescatori, polizia penitenziaria — Conte incontrasse le Sardine, Palazzo Chigi sarebbe veramente surreale. Sembrerebbe Sanremo, non la presidenza del Consiglio”.