L’ennesimo vergognoso episodio di omofobia è avvenuto a Potenza e a farne le spese è stata una ragazza che stava passeggiando in città. “Ora vedrai come si mena un uomo”, e la riempiono di calci e pugni.
La legge del più forte, o meglio, la legge del piccolo branco. Sì, perchè prima di lasciare a terra svenuta dalle botte Giulia Ventura, hanno anche rischiato di essere feriti a loro volta dalla ragazza che si è ribellata all’aggressione omofoba. Ma i teppistelli erano due contro una donna e alla fine hanno avuto la meglio. Giulia è stata aggredita e picchiata perché lesbica. L’ennesimo episodio di ingiustificabile violenza omofobica è avvenuto a Potenza.
Leggi anche -> Mano nella mano con il suo compagno, ragazzo assalito da baby gang
La ragazza ha raccontato sul suo profilo Facebook l’indimenticabile brutta vicenda. “Cammino a piedi, in questa meravigliosa città di Potenza, con le mie cuffiette blu nelle orecchie, sento qualcuno blaterare verso di me, non capendo cosa stesse accadendo, mi tolgo le cuffiette e vedo due ragazzini che, attraversando la strada, si mettono di fronte a me, intralciandomi il passaggio”. E la risposta dei bulletti è spaventosa: “Le persone come te devono morire, vuoi fare il maschio? E mo ti faccio vede come abbuscano i maschi”. La ragazza viene subito colpita con una serie di pugni al labbro, al naso e all’occhio. Si alza, tenta di difendersi colpendo al volto il suo aggressore, ma cade e viene di nuovo colpita con calci alle costole e alle spalle.
Leggi anche -> Venezia. Scotto aggredito da fascisti per avere difeso ricordo di Anna Frank
“Svengo – racconta ancora Giulia – mi riprendo dopo qualche minuto in una pozza di sangue, metto la sciarpa in bocca, per via del troppo sangue che perdevo e vado a casa (nel frattempo i duie ragazzini sono fuggiti). Per non spaventare mia madre decido di andare in garage per sciacquarmi il viso, tumefatto. Alla mia vista davanti lo specchio, svengo nuovamente. Prendo le forze in mano e torno a casa, mi infilo nel letto con forti dolori ovunque. L’indomani – scrive Giulia – il naso non cessava di perder sangue e decido di andare in ospedale, la denuncia parte d’ufficio”.
Leggi anche -> Dopo la brutale aggressione ‘Mirko Oro’ si costituisce alla Polizia
Giulia poi si chiede se il suo orientamento sessuale sia una questione ‘politica’: “Sono forse una sovversiva che merita di essere ridotta così da due piccoli teppisti di probabile inclinazione fascista? Credevo di aver superato quella fase, quando già nel 2009 venivo aggredita in villa, ma mi sbagliavo. Passa il tempo, ma non passano le schifezze dovute ad un’ignorante ineducazione. Sarà colpa dei ragazzini, sì, ma anche i genitori dovrebbero pensare ad andare a cogliere broccoli e non a fare figli, se questi sono i risultati”. Che siano fascisti o meno, resta il fatto che si tratti di un’aggressione dettata dall’ignoranza e dalla paura del diverso. Giulia Ventura ha riportato la frattura delle ossa nasali.