È morto dopo cinque anni e sette mesi di coma Francesco Saponara, il 60 enne benzinaio accoltellato nel giugno del 2014 dal folle Frigatti. E’ la seconda vittima dell’uomo che si credeva Gesù.
Dopo cinque anni e sette mesi di coma, Francesco Saponara ha smesso di combattere. Muore a 60 anni il benzinaio che era stato accoltellato da un pazzo mentre lavorava nel suo distributore di benzina a Sesto San Giovanni (Milano). L’omicida, Davide Frigatti, non è in carcere perchè “incapace di intendere e di volere”. Aveva ucciso anche il titolare di un autolavaggio, Franco Mercadante.
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Francesco Saponara era stato accoltellato senza motivo mentre era a lavoro. Immediatamente soccorso e portato poi al San Gerardo di Monza era entrato in coma vegetativo. E così è rimasto per tutto questo tempo, fino alla morte. Insieme a lui hanno sofferto e sperato la moglie, i figli e gli amici di una vita. Tutte persone indignate e arrabbiate dopo che l’assassino veniva assolto grazie ad una perizia psichiatrica che lo aveva definito completamente incapace di intendere e di volere, “schizofrenico paranoide con delirio mistico-religioso” – la diagnosi. “Sono Gesù Cristo, devo uccidere le persone malvagie – aveva detto Frigatti nel suo momento di delirio.
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I due figli e la moglie di Saponara avevano riaperto il distributore di viale Casiraghi dove Francesco aveva lavorato per 23 anni. I funerali dell’uomo si svolgeranno lunedì alle 10, nella parrocchia di San Carlo Borromeo.