Salvini sul caso Gregoretti: “Se sono criminale, lo dicano a voce alta”

Il leader della Lega attacca ancora Pd e Movimento 5 Stelle sul caso Gregoretti. “Mi dispiace per la loro mancanza di coraggio”, dichiara.

Continua a tenere banco il caso Gregoretti, con la decisione ancora sospesa sul destino di Matteo Salvini. Il leader della Lega scoprirà tra qualche giorno se dovrà finire sul banco degli imputati e rispondere del reato di sequestro di persona. Intanto lo stesso ex ministro dell’interno continua a difendersi a mezzo stampa. Al tempo stesso, però, non mancano da parte di Salvini gli attacchi nei confronti di Partito Democratico e Movimento 5 Stelle.

Così, nel corso di un’intervista rilasciata in diretta a Telelombardia, Salvini dice ancora la sua sul modo in cui l’attuale squadra di Governo sta affrontando il caso Gregoretti. “Mi sembra che a sinistra ci sia un misto di paura e vergogna. C’è questa tesi da parte del Pd e dei 5 Stelle. Dovrei essere processato per sequestro di persona, reato che comporta fino a 15 anni di carcere, secondo qualcuno quindi più pericoloso di uno stupratore o di uno spacciatore. Secondo me è assurdo, è surreale“.

Matteo Salvini, leader della Lega – meteoweek.com

Mi dispiace la mancanza di coraggio – prosegue Salvini – . Se qualcuno ritiene che io sia un criminale lo dica a voce alta. Pd e Italia Viva dicano che Salvini deve andare a processo perché ha sequestrato delle persone e non l’ha fatto per interesse nazionale. Ne ho bloccati 30 di sbarchi e l’ho fatto con orgoglio“. Dunque Salvini non rinnega quanto ha fatto, ma si aspetta di ricevere il giudizio di cui si è tanto parlato negli ultimi giorni.

L’ex vicepremier dimostra di non temere un eventuale processo, ammesso che si risolva tutto nei tempi stabiliti. “Se lunedì, come pare, perché i numeri ce li hanno a favore, Pd, Renzi e 5 Stelle decideranno che devo esser processato, andrò in quel tribunale a testa alta sicuro di rappresentare la maggioranza del popolo italiano“.

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