Alta tensione a Parigi: davanti al museo del Louvre scontri tra turisti e manifestanti, che hanno bloccato l’accesso per protestare contro la riforma delle pensioni di Emmanuel Macron. Coloro che erano in fila, persone straniere ma anche connazionali, hanno fischiato e insultato i protestanti.
Venerdì di scintille, quello di oggi in quel di Parigi. Disagi in città e scontri verbali tra turisti in fila al Louvre e i manifestanti che hanno bloccato l’accesso al museo per protestare contro la riforma delle pensioni. Al grido de “I turisti con noi!” i protestanti hanno portato a termine un blitz davanti al complesso parigino, ma i visitatori (sia stranieri che francesi) irritati hanno risposto: “Vergognatevi!“.
Se ne contano circa un centinaio di manifestanti davanti al museo, mentre sventolando le loro bandiere davanti alla celebre Piramide del piazzale centrale dell’antica residenza reale. L’intento è stato quello di bloccare l’accesso e creare disagi, un segnale forte da consegnare all’operato di Macron.
Il museo del Louvre è rimasto chiuso nella giornata di oggi, 17 gennaio, dopo che un gruppo di manifestanti aderenti al sindacato Cgt hanno bloccato l’ingresso come atto dimostrativo. La chiusura straordinaria del museo è stata decisa dalla direzione dopo che la fila di visitatori in attesa di entrare si era fatta troppo nutrita.
L’accesso al Louvre è stato ostacolato fin dalle prime ore del mattino, anche dagli stessi lavoratori del museo che hanno aderito alla manifestazione. Dapprima era arrivata la comunicazione di un’apertura posticipata, poi che alcune sale sarebbero rimaste chiuse per l’intera giornata, quando alla fine si è optato per la soluzione più drastica.
La manifestazione è stata promossa dalla Cgt, che ha parlato in un comunicato ufficiale di una “riforma disastrosa”. “È nel cuore della Piramide del Louvre, dove il presidente della Repubblica Emmanuel Macron scelse di consacrare la sua investitura, che si alza contro di lui il vento di un fronte d’opposizione sindacale contro i suoi orientamenti disastrosi in materia di pensioni”, si legge nella nota.
Numerosi i turisti rimasti a bocca (anzi, a occhi) asciutta a causa dei disagi della manifestazione. Molti di loro, provenienti da ogni parte del mondo, avevano prenotato da tempo l’ingresso al museo per visitare la mostra di Leonardo da Vinci.
Un disagio che ha fatto prontamente il giro dei social, come nel caso di un video pubblicato su Twitter, postato da una donna che mentre era lì presente si lamentava per la lunga fila e l’infinita attesa. “Sono passati mesi da quando ho il biglietto per Leonardo da Vinci, eppure l’accesso è bloccato. Stiamo aspettando al freddo da un’ora e mezza“, racconta l’utente.
Dopo ore di coda e tanti nulla di fatto, le persone che attendevano con impazienza l’ingresso dietro alle barriere di sicurezza hanno cominciato ad esprimere la loro rabbia, amarezza e incomprensione nei confronti dei manifestanti, che invece tentavano di coinvolgerli. Lunghe ondate di insulti e fischi contro i dimostranti, mentre una donna gridava furiosamente “Libertà, libertà!“.
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