Caso Gregoretti? Si vota il prossimo 20 gennaio: la maggioranza, a pochi giorni dalle elezioni in Emilia, si dovrà esprimere su Matteo Salvini. Pd, M5s e Italia Viva avevano provato a posticipare di una settimana la posizione su Salvini, ma è stato decisivo questa mattina il voto del Presidente del Senato Elisabetta Casellati.
Non si sono fatte attendere le contestazioni di Giorgia Meloni, che ha definito vergognoso il tentativo di posticipare il giudizio sull’ex ministro. Secondo la leader di Fratelli d’Italia è stato un tentativo di deresponsabilizzazione davanti al popolo quello messo in piedi dal Governo giallorosso.
Le parole di Giorgia Meloni
“Degno di una maggioranza vigliacca”. Giorgia Meloni è intervenuta così in merito a quanto accaduto in mattinata e nei giorni precedenti sul caso Gregoretti. Alla fine, la Giunta per le immunità guidata da Maurizio Gasparri voterà il 20 gennaio. Decisivo il voto di Elisabetta Casellati che in giunta per il Regolamento si è schierata con Lega, FdI e Forza Italia spiazzando la maggioranza.
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“Il tentativo di rinvio del voto sull’autorizzazione a procedere nei confronti dell’ex ministro Salvini era una vergogna“, incalza la Meloni. Secondo la leader di Fratelli d’Italia la maggioranza “sa che la maggior parte degli italiani è d’accordo con le politiche che Salvini aveva fatto al tempo, che è d’accordo con il controllo dei flussi migratori, che non è d’accordo sul processare un ministro che fa il suo lavoro. E quindi ha tentato di farlo lo stesso senza assumersene la responsabilità politica”.
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“Adesso – conclude – gli italiani ancora di più sapranno, il 20, prima di andare al voto, con chi hanno a che fare: con una sinistra che, uguale in tutto il mondo, o riesce a vincere le elezioni, cosa che non ormai non accade più, oppure deve riuscire a rimuovere i suoi avversari politici con strumenti che nulla hanno a che fare con la democrazia”.
La posizione delle forze di governo
Un risultato che certo non è stato accolto con giubilo da Pd, M5s e Italia Viva, saranno così costretti, lunedì prossimo, a votare per mandare a processo Matteo Salvini. Una decisione che arriverà proprio alla vigilia delle elezioni regionali in Emilia Romagna e Calabria, proponendolo come “vittima di un processo politico“. Un disastro, in piena campagna elettorale che i giallorossi avrebbero volentieri evitato.