Autostrade-M5S, è scontro totale | “Da azienda modo di fare indecoroso”

Il viceministro dello Sviluppo Economico M5S Stefano Buffagni replica all’ad autostrade Tomasi: “Il governo non si fa ricattare, vedono come favore una cosa che dovrebbe essere la normalità. Cosa hanno fatto in questi anni? Modi di fare indecorosi”

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Non basta il passo in avanti fatto da Autostrade per evitare la revoca delle concessioni: con il M5S lo scontro resta accesissimo. L’aver previsto nel nuovo piano industriale maggiori investimenti e assunzioni per scongiurare la revoca a cui sta pensando il governo, non sembra cambiare le posizioni di una parte dell’esecutivo sul dossier. Più dolce la posizione del Pd, che per certi versi prova a fare da intermediario. Il M5S non intende indietreggiare, mantenendo alti toni (e decibel) dello scontro.

In particolare, a suscitare nuovo nervosismo tra i pentastellati è l’intervista rilasciata a Repubblica dall’ad Roberto Tomasi. Il manager, nella fattispecie, ha messo in guardia sui rischi in caso di revoca. Pronta la replica del viceministro allo Sviluppo Economico, Stefano Buffagni: “Sono ancora più arrabbiato – attacca – ogni volta che leggo queste interviste, che si tratti di  manager o azionisti di Atlantia. Il Governo ha una sua posizione: non si fa ricattare. Fa schifo ed è inaccettabile questo modo di porsi”.

“Stiamo parlando – ha aggiunto il grillino – di atti dovuti. La vera domanda è: ma cosa avete fatto fino ad oggi? Dopodiché l’azionista di riferimento di Atlantia ha fallito, bisogna farsi la domanda se è il caso di fare scelte differenti”.

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Il segretario del Partito Democratico, Nicola Zingaretti

Il Pd prende tempo: Zingaretti invita alla riflessione

La revoca del contratto ad autostrade non sarà inserita nelle varie ed eventuali dell’ordine del giorno come avrebbero desiderato gli esponenti M5S. Non passa la linea che Giuseppe Conte aveva in mente al pari del movimento. Zingaretti ha chiesto un supplemento di riflessione. Al massimo sarà pubblicata un’informativa della ministra dei Trasporti Paola De Micheli. Questo perchè nel Pd regna l’incertezza, dovuta anche ai rapporti con l’altro alleato Italia Viva. De Micheli ha in mano ha il dossier, chiuso, della commissione del ministero dei Trasporti. Ci sarebbero tutte le pesanti inadempienze di Autostrade, ma teme contraccolpi finanziari e giuridici, pertanto invita alla cautela come buona parte dei dem.

Una linea che non piace al M5S, con Di Battista in primis, che vede come di vitale importanza la revoca per ragioni di coerenza verso l’elettorato. “Grazie al predecessore di Roberto Tomasi – aggiunge polemicamente Buffagni – non solo oggi questa azienda rischia di andare in default, ma sono morte persone, è caduto un ponte. Mi pare evidente che l’azienda Autostrade ha responsabilità gravissime di cui non ho ancora visto ammende concrete perché hanno sempre profuso tante belle parole, interviste, lettere e nulla più. Poi fattivamente ci vengono ad annunciare che faranno un grande piano di investimenti e di manutenzione che già dovevano fare. Vedono come favore ciò che sarebbe, in un paese civile, la normalità”.

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