La Camera dei rappresentanti Usa ha votato per inviare al Senato due articoli di impeachment contro il presidente Donald Trump. Inizia il processo.
Neanche il tempo di festeggiare la firma commerciale con la Cina, che Trump dovrà preoccuparsi delle decisoni che prenderà il Senato riguardo i due articoli di Impeachment che la Camera dei rappresentanti ha appena spedito: abuso d’ufficio e ostruzione del Congresso, i reati contestati. Un processo simile si è svolto due sole altre volte nella storia americana.
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Trump si è ovviamente lamentato del procedimento, definendolo una “bufala”, anche se sono emersi nuovi dettagli sul suo operato in Ucraina. Martedì 21 gennaio sarà il giorno della verità. Oggi a mezzogiorno, guidati dal presidente della commissione Intelligence della Camera Adam Schiff, gli addetti agli impeachment, i deputati e i procuratori che eserciteranno le funzioni della pubblica accusa durante il dibattimento, consegneranno formalmente al Senato gli articoli per l’impeachment: abuso d’ufficio e ostruzione del Congresso.
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Poi giurerà il giudice capo della Corte Suprema degli Stati Uniti, John Roberts, che sarà il presidente del processo in Senato. La speaker della Camera Nancy Pelosi ha firmato solo ieri sera i due articoli. La camera aveva approvato la risoluzione per l’invio degli stessi con 228 voti favorevoli sì e 193 contrari (tutti repubblicani). Trump, tuttavia, può dormire sonni tranquilli: è’ molto improbabile che si arrivi alla condanna, per condannare il presidente occorrono infatti i due terzi dei voti del Senato, e i repubblicani lo controllano numericamente.